l'accordo

Commercio, offensiva contro i dazi: Bari punta sul Canada

Partiti i primi due container con food per il Nord America

In attesa che l’Europa batta un colpo sul fronte dei dazi e che magari il Governa rinomini quel ministro del commercio con l’estero che, istituito nel 1946, oggi fa sentire la sua mancanza, gli imprenditori fanno in proprio, battendo nuove vie commerciali.

Si legge così l’operazione di politica commerciale, tenuta a battesimo ieri alla Fiera del Levante in un incontro moderato dal direttore della Gazzetta Mimmo Mazza, che vede protagonista la società The One Company, guidata dal Chairman e Fondatore Lorenzo Zurino, leader nell’export del Food Made in Italy, e il sodalizio made in Puglia Di Fonzo & Fiorentino Inc., distributore di prodotti italiani attivo Montreal.

L’accordo siglato a Bari tra Lorenzo Zurino e Fedele Fiorentino (Segretario Generale di Di Fonzo &  Fiorentino Inc.) segna l’inizio di una partnership decisiva per l’ingresso nel mercato canadese ed è figlio di una strategia precisa e chiara di superamento delle barriere tariffarie imposte dal Governo Trump.

Già da questa settimana due container di specialità alimentari italiane sono partiti alla volta di Montreal, anticipando il closing ufficiale dell'acquisizione da parte della The One che avverrà entro settembre 2025. Nei container c’è food pugliese e campano.

La nuova operazione unisce la rete distributiva canadese, che ha nelle comunità italiane molto attive in Nord America solidi punti di riferimento, all’expertise di The One Company, consolidando l’identità e il posizionamento del brand sui mercati internazionali e segna l'inizio di un percorso di crescita per acquisizione che prenderà piede per tutto il 2026, grazie anche al nuovo ingresso come Advisor del Gruppo The Onee della figura del prof. Riccardo Maria Monti, presente all’incontro di ieri pomeriggio in Fiera. «L’Italia rischia di perdere 10 miliardi di euro di export - ha detto Monti - a causa dei dazi, una cifra importante che richiede interventi governativi sia per aprire nuovi mercati, come ad esempio l’Indonesia, e i ristori per le aziende più pesantemente colpite».

«Ho avuto il piacere di partecipare ai lavori preparatori del Ceta, l’accordo di libero scambio UE Canada. Da quando è entrato in vigore (provvisoriamente) a fine 2017, l’Export italiano è cresciuto di oltre il 70%! Anche per questo il Canada continuerà ad essere un mercato straordinariamente interessante per il Made In Italy food. Con questa operazione The One Company completa la sua presenza nel Nord America, dopo USA e Messico, nel percorso di divernare un Player Globale» ha concluso Riccardo Maria Monti.

Il piano operativo prevede il closing entro settembre 2025 con il perfezionamento dell’acquisizione e completa integrazione operativa, la distribuzione immediata sul territorio canadese: i primi due container sono già in viaggio, a riprova di un lancio dinamico e concreto, le sinergie strategiche tramite la combinazione dell’esperienza e rete distributiva di Montreal con il portfolio di eccellenze italiane firmate The One Company.

«Con questa operazione rafforziamo la nostra missione: far conoscere ed apprezzare l’autentico Made in Italy nel mondo. Proviamo a lavorare ad un vaccino che stemperi lo shock dazi imposto dall'amministrazione Trump che ci porta indietro di almeno 100 anni. Mettendoci a noi esportatori abituali, nella condizione di non programmare nulla. Non credo che navigare a vista faccia bene alla imprese italiane, ecco perche ho premuto sull'accelleratore rispetto a questa acquisizione ed ecco perche già due Containers partono questa settimana alla volta del Canada. Duttilità e determinazione, queste le parole chiavi» ha detto Lorenzo Zurino, chairman e fondatore di The One Company.

«Collaborare con The One Company apre a nuove prospettive per il settore alimentare italiano in Canada» ha spiegato Fedele Fiorentino, segretario generale della Di Fonzo & Fiorentino Inc.

[Red.PP.]

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