Le conseguenze
Rissa sulla SS16 tra tifosi Fiorentina e Fidelis Andria: Daspo per due ultras viola. Provvedimenti anche per i disordini prima di Lecce-Roma
I fatti lo scorso 20 ottobre e le indagini sono ancora in corso per identificare altre persone coinvolte nell’episodio
BARI - Aggredirono i tifosi della Fidelis Andria con mazze da baseball, catene, cinte e caschi, lanciando anche fumogeni sulla tangenziale. Per questo due tifosi della Fiorentina, di 41 e 35 anni, appartenenti a gruppi organizzati, sono stati raggiunti da un daspo (divieto di accedere a manifestazioni sportive) della durata di cinque anni, emesso dal questore di Bari.
I fatti risalgono allo scorso 20 ottobre, intorno alle 12.30, sulla statale 16 in direzione sud. I tifosi andriesi aggrediti erano a bordo di mezzi privati ed erano diretti a Nardò (Lecce) per una partita del campionato di serie D; i toscani andavano verso Lecce per una gara del campionato di A. Un gruppo di tifosi pugliesi rimase bloccato nel traffico per il gran numero di macchine che in quel momento percorrevano la statale. A quel punto partì l’aggressione dei tifosi viola, che avevano il volto coperto da cappucci e sciarpe della Fiorentina. I pugliesi rimasero feriti e i mezzi furono danneggiati. Le indagini sono ancora in corso per identificare altre persone coinvolte nell’episodio.
DISORDINI PRIMA DI LECCE-ROMA: PROVVEDIMENTI
Dopo le due denunce e l'arresto, tre provvedimenti Daspo a carico delle stesse persone, sono stati emessi dal questore di Lecce in riferimento ai disordini avvenuti sabato pomeriggio fuori dallo stadio 'Ettore Giardiniero' del capoluogo salentino prima della partita tra i locali e la Roma, valevole per il campionato di serie A. Dieci agenti sono rimasti contusi durante i tafferugli.
Mentre un gruppo di tifosi, circa 200, provenienti dalla capitale a bordo di pullman e scortati da agenti della Polizia di Stato, si stava dirigendo verso il settore ospiti tra canti provocatori nei confronti della squadra di casa, circa 300 ultras pugliesi, radunati in via Giovanni Paolo II, hanno cercato di venire in contatto avanzando in blocco con i volti coperti e con intenzioni non pacifiche verso il corteo degli avversari. I poliziotti si sono frapposti impedendo che le tifoserie venissero in contatto. Tuttavia, a poca distanza dallo sbarramento, è partito il lancio di oggetti pericolosi come petardi, bottiglie, pietre verso i poliziotti schierati, 10 dei quali sono rimasti feriti. Durante i disordini è stato immediatamente fermato da agenti della Digos, un 47 enne di Lecce, deferito in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, mentre un 32enne di Copertino è stato arrestato in flagranza differita a seguito della visione delle immagini registrate da personale della Polizia Scientifica in quanto avrebbe partecipato al lancio di materiale pericoloso. Inoltre durante le fasi di pre filtraggio, un tifoso romanista di 25 anni trovato in possesso di un artifizio pirotecnico è stato denunciato a piede libero dalla Digos per possesso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive.
Mentre un gruppo di tifosi, circa 200, provenienti dalla capitale a bordo di pullman e scortati da agenti della Polizia di Stato, si stava dirigendo verso il settore ospiti tra canti provocatori nei confronti della squadra di casa, circa 300 ultras pugliesi, radunati in via Giovanni Paolo II, hanno cercato di venire in contatto avanzando in blocco con i volti coperti e con intenzioni non pacifiche verso il corteo degli avversari. I poliziotti si sono frapposti impedendo che le tifoserie venissero in contatto. Tuttavia, a poca distanza dallo sbarramento, è partito il lancio di oggetti pericolosi come petardi, bottiglie, pietre verso i poliziotti schierati, 10 dei quali sono rimasti feriti. Durante i disordini è stato immediatamente fermato da agenti della Digos, un 47 enne di Lecce, deferito in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, mentre un 32enne di Copertino è stato arrestato in flagranza differita a seguito della visione delle immagini registrate da personale della Polizia Scientifica in quanto avrebbe partecipato al lancio di materiale pericoloso. Inoltre durante le fasi di pre filtraggio, un tifoso romanista di 25 anni trovato in possesso di un artifizio pirotecnico è stato denunciato a piede libero dalla Digos per possesso di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive.
Considerati i comportamenti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica e la necessità di prevenire la reiterazione di simili condotte, senza dare avviso di avvio del procedimento amministrativo, la Divisione Anticrimine ha continuato l'istruttoria e così il questore di Lecce ha emesso 3 provvedimenti amministrativi Daspo che vietano ai protagonisti di fare ingresso negli impianti sportivi durante le manifestazioni sportive. Le misure hanno rispettivamente la durata di 2 anni per il 25enne romanista, mentre nei confronti degli ultras leccesi sono stati previsti 5 anni per il 45enne perché recidivo nelle condotte e 3 anni per il copertinese.