L'intervista
«Nuova Bari con Romito sindaco»: parola di Matteo Salvini
Il vicepremier a Bari oggi con il generale Vannacci: «Solo il centrosinistra cerca di vincere con le vie giudiziarie, le urne ci diranno»
Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader nazionale della Lega, sarà oggi a Bari per un incontro con il generale Roberto Vannacci, candidato alle Europee (alle 18 a Villa Romanazzi) e alle 20 con il candidato sindaco del centrodestra, il consigliere regionale Fabio Romito. Il leader del Carroccio torna a in Puglia, territorio nel quale è stato presente più volte per inaugurare cantieri e infrastrutture connesse al programma di realizzazioni del Mit.
Senatore Salvini, cosa c’è in ballo l’8 e 9 giugno per il futuro dell’Europa?
«Molto. È doveroso cambiare rotta prima che sia troppo tardi, e penso alle misure su casa e auto che penalizzeranno famiglie e aziende europee e italiane in particolare. La direttiva sulla casa penalizza il patrimonio immobiliare del nostro Paese, lo stop alla produzione di veicoli benzina e diesel dal 2035 rappresenta un folle regalo ai cinesi. Serve una nuova maggioranza di centrodestra, senza sinistra, capace di tutelare i cittadini con buonsenso. Il nostro slogan è “meno Europa e più Italia” proprio per questo motivo: Bruxelles deve occuparsi meglio di meno dossier, facilitando la vita delle persone e delle imprese. Esattamente il contrario di quanto visto negli ultimi anni».
È possibile riproporre anche a Bruxelles una alleanza di centrodestra per una Europa attente ai diritti dei popoli e non ai diktat di lobbies e poteri forti?
«Certamente sì, seguendo l’esempio di Silvio Berlusconi che ha creato un centrodestra unito e vincente senza veti. Mi spiace che qualche alleato preferisca il guerrafondaio presidente della Francia Emmanuel Macron a Marine Le Pen».
Il ruolo dell’Italia e dell’Europa rispetto ai conflitti in Ucraina e a Gaza?
«Dobbiamo essere protagonisti alla ricerca del dialogo, peraltro seguendo la storia italiana da Bettino Craxi a Silvio Berlusconi che favorì il riavvicinamento tra Putin e Bush».
La candidatura di Roberto Vannacci, indipendente nelle liste del Carroccio, è un segnale di attenzione alla parte di opinione pubblica che si oppone al pensiero unico e al politicamente corretto?
«Certamente sì, non è tesserato della Lega e condivide con noi le battaglie di libertà per cambiare l’Europa. Ma tutti i candidati della Lega, in tutte le Circoscrizioni, sono di valore e mi rendono orgoglioso».
In Puglia il suo partito mette in campo per le Europee il segretario federale Roberto Marti, espressione del territorio e del pragmatismo di governo.
«È anche a Roberto che mi riferisco parlando di liste di valore»...