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L'Aquila è la Capitale Italiana della Cultura 2026, battute Lucera e Maratea

 
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L'Aquila è la Capitale Italiana della Cultura 2026, battute Lucera e Maratea

Sangiuliano (archivio)

A proclamarla è stato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della cerimonia in corso a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero

Giovedì 14 Marzo 2024, 11:44

15:53

L’Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026. A proclamarla è stato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della cerimonia in corso a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente, e dei rappresentanti di tutte e 10 le città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

"L'Aquila ha grandi valori culturali e certamente merita questo titolo di capitale italiana della cultura per il 2026". Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, apprezza la decisione della giuria, presieduta da Davide Desario, che ha scelto il capoluogo abruzzese fra le dieci finaliste. "Ma è anche vero che tutte le città finaliste avrebbero meritato il titolo di capitale italiana della cultura e nel mio cuore vorrei che tutte quante venissero premiate, anche perché l'Italia ha una grande ricchezza: mentre altre nazioni hanno pochi luoghi iconici che tutti noi conosciamo, noi abbiamo almeno un centinaio di luoghi che da soli meriterebbero un viaggio. Ogni luogo ha una sua identità e una sua storia, che crocianamente è sempre un fatto contemporaneo".

"La commissione è autorevole ed è distante, autonoma e indipendente dal ministro - tiene a sottolineare Sangiuliano - e ha fatto le sue scelte, valutando non le città in quanto tali ma i loro progetti. E mi impegno a trovare una qualche forma per premiare tutte le città finaliste e non soltanto la vincitrice e per coinvolgerle", come proposto anche dal presidente della giuria, Davide Desario.

Tiene a questo proposito a sottolineare Desario: "La valutazione ha portato a una scelta che ha anteposto l'esame e il confronto dei dossier a qualsiasi ideologia politica. Ed è stato uno strepitoso viaggio attraverso la bellezza e la ricchezza della nostra nazione: sono ancora una volta rimasto sorpreso dalla autorevolezza, dalla capacità, dalla passione, messe in campo da tutti i rappresentanti delle città candidate, con un senso di squadra che unisce tutti i 'campanili'. Questo è l'emblema dell'Italia come vorremmo che fosse e che vuole migliorare a colpi di cultura, autentico volano per il Paese, con grandi e piccole realtà locali che guardano al futuro e alle nuove tecnologie, senza mai rinunciare alle radici e alle loro tradizioni".

LUCERA SARA' CAPITALE DELLA CULTURA PUGLIA

«Vogliamo ringraziare Lucera e i 29 comuni dei Monti Dauni che, con il dossier 'Lucera 2026: crocevia di popoli e culture', sono arrivati tra i dieci finalisti per il titolo di capitale italiana della cultura 2026. Siamo orgogliosi di tutto il percorso fatto e di questo progetto che, nato dal basso, è riuscito a mettere insieme istituzioni, associazioni, cittadini e 103 imprese, che hanno deciso di puntare sulla cultura». Così la consigliera delegata alle politiche culturali della Regione Puglia Grazia Di Bari, commentando l’esito finale che ha visto vincere L’Aquila.
«Lucera - aggiunge - sarà capitale della cultura di Puglia 2025. Anche in questo caso come per Mesagne, capitale della Cultura di Puglia 2023 e Monte Sant'Angelo capitale della cultura di Puglia 2024, l’impegno sarà massimo per promuovere e valorizzare Lucera e i Comuni dei Monti Dauni»

MARATEA SI CONGRATULA MA IL VIAGGIO CONTINUA

«Arrivare tra le dieci finaliste al primo tentativo è già stata per noi una vittoria": lo ha detto il sindaco di Maratea (Potenza), Daniele Stoppelli, dopo la proclamazione dell’Aquila capitale italiana della cultura 2026, avvenuta oggi a Roma.
Stoppelli ha sottolineato che «i nostri progetti di rilancio culturale, presentati nel dossier 'Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenariò, andranno comunque avanti e contiamo di riprovare a candidarci». (

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