Trasmesso a reti unificate

Messaggio di fine anno di Mattarella: «2022 ricco di eventi, la democrazia italiana si è dimostrata matura». Differenze Nord-Sud creano ingiustizie

Redazione online

«Prima premier donna segno svolta del Paese. Auguro che il 2023 segni la fine di ogni conflitto»

«Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del nuovo governo, guidato, per la prima volta, da una donna. E’ questa una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di fine anno, che viene trasmesso a reti unificate.

«La concretezza della realtà ha convocato ciascuno alla responsabilità. Sollecita tutti ad applicarsi all’urgenza di problemi che attendono risposte. La nostra democrazia si è dimostrata, ancora una volta, una democrazia matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese». «Questa consapevolezza, nel rispetto della dialettica tra maggioranza e opposizione, induce a una comune visione del nostro sistema democratico, al rispetto di regole che non possono essere disattese, del ruolo di ciascuno nella vita politica della Repubblica. Questo corrisponde allo spirito della Costituzione», conclude Mattarella.

«Siamo in attesa di accogliere il nuovo anno ma anche in queste ore il pensiero non riesce a distogliersi dalla guerra che sta insanguinando il nostro Continente. Il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Federazione russa. La risposta dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria libertà e i propri diritti». «Si prova profonda tristezza per le tante vite umane perdute e perché, ogni giorno, vengono distrutte case, ospedali, scuole, teatri, trasformando città e paesi in un cumulo di rovine. Vengono bruciate, per armamenti, immani quantità di risorse finanziarie che, se destinate alla fame nel mondo, alla lotta alle malattie o alla povertà, sarebbero di sollievo per l’umanità». 

«Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese - tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne - creano ingiustizie, feriscono il diritto all’uguaglianza».

«Pensiamo alle nuove tecnologie, ai risultati straordinari della ricerca scientifica, della medicina, alle nuove frontiere dello spazio, alle esplorazioni sottomarine. Scenari impensabili fino a pochi anni fa e ora davanti a noi. Sfide globali, sempre. Perché è la modernità, con il suo continuo cambiamento, a essere globale», ha detto ancora il presidente Mattarella. «Ci sono ragioni concrete che nutrono la nostra speranza ma è necessario uno sguardo d’orizzonte, una visione del futuro». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nel suo messaggio agli italiani di fine anno. "Dobbiamo stare dentro il nostro tempo, non in quello passato, con intelligenza e passione», ha aggiunto il capo dello Stato.

Privacy Policy Cookie Policy