Il Ministro
«Niente cellulari durante le lezioni», Valditara tra dichiarazioni e polemiche
Torna anche sui lavori socialmente utili: «Gli studenti imparano anche umiliandosi»
«Via i cellulari dalle classi nelle ore di lezione». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervistato da Monica Setta per la Rai. La proposta, ha spiegato il ministro, va nella direzione di garantire a studenti e docenti un tempo di studio in classe senza distrazioni. Valditara ha ribadito la sua ipotesi di togliere il reddito di cittadinanza ai giovani percettori che non hanno nemmeno l’obbligo scolastico. «O colmano il gap» ha detto il ministro «o perdono il reddito». Valditara è tornato anche sulla sua proposta di prevedere lavori socialmente utili per quegli studenti che si rendono protagonisti di gravi casi di bullismo o violenza. «Bisogna tornare al merito ed in questa chiave la Grande alleanza che propongo anche ad imprese e sindacati sarà un metodo essenziale per superare pure il gap competitivo di cui soffre l’istruzione tecnico professionale italiana rispetto ad altri paesi internazionali».
Intervenendo poi all’incontro «Italia - Direzione Nord» il ministro ha rilanciato il tema dei lavori socialmente utili per i ragazzi violenti nelle scuole: «Soltanto lavorando per la collettività, umiliandosi anche, evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità, di fronte ai suoi compagni, è lì che si prende la responsabilità dei propri atti e fa lavori per la collettività. Da lì nasce il riscatto».
Non sono mancate le repliche. «Il prof. Valditara continua a scambiare la scuola per un riformatorio e dopo i lavori socialmente utili e il divieto di accedere al reddito di cittadinanza, oggi parla espressamente di “umiliazione”», cose che non si sentivano da almeno 100 anni. La questione è molto semplice: uno così non può fare il Ministro dell’Istruzione», il tweet della deputata del Pd, Ilenia Malavasi
Inferociti gli studenti. «Il 18 novembre, a seguito di un partecipatissimo sciopero, il Ministro Valditara si è rifiutato di ascoltare gli studenti, ora lo stesso Ministro impone la sua idea di scuola, fatta di classismo, merito, umiliazione e repressione. Siamo indignati e arrabbiatissimi, non possiamo più accettare modelli di scuola calati dall’alto e che ignorano le necessità degli studenti», così Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti.
D’accordo con Valditara invece il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. «Concordo con il Ministro quando stigmatizza l’utilizzo improprio dei cellulari a scuola. Naturalmente - aggiunge Giannelli - sono le scuole che, nella loro autonomia, devono disciplinare adeguatamente l'utilizzo dei cellulari».