Lo scenario

«Ecosistema Urbano», indagine Legambiente, Potenza e Matera scalano la classifica

Redazione online

A Taranto miglioramento reale, recupera 18 posizioni

Matera al 48/o posto e Potenza al 57/o, ma sono le posizioni scalate dalle due città lucane a colpire, leggendo la classifica della 29/a edizione di "Ecosistema urbano», l’indagine di Legambiente e Ambiente Italia i cui risultati sono stati pubblicati oggi dal quotidiano «Il Sole 24 Ore».
Rispetto al 2021, infatti, Matera ha migliorato la sua posizione di 41 posti e Potenza di 13. La classifica finale dell’indagine si forma tenendo conto di 18 parametri. In quello relativo alla concentrazione di biossido di azoto, Potenza è al secondo posto, preceduta solo da Agrigento. Nella classifica sui chili di rifiuti prodotti in un anno da ogni cittadino, Matera è al secondo posto (con 403,6 chilogrammi pro capite) e Potenza al terzo (con 410 chili pro capite).
E’ da notare, infine, il piazzamento di Potenza - quinto posto - nella classifica sul «verde totale», cioè i metri quadrati di verde pro capite: a Potenza sono 159,7. Il capoluogo lucano è preceduto solo da Trento (396,2 metri quadrati pro capite), Rieti (341), Sondrio (300,9) e Bolzano (193,7 metri quadrati pro capite).
Ai primi tre posti della classifica finale vi sono Bolzano, Trento e Belluno.

«E' importante sottolineare il consistente incremento dell’indice complessivo che raggiunge il 51,46%. Siamo quindi di fronte ad un miglioramento reale, che ci avvicina decisamente alla media delle città italiane, pari al 53,41%. Certo siamo ancora nella seconda metà della classifica, lontani dalle performance delle otto città più virtuose, con un indice superiore al 70%, ma è importante evidenziare che siamo in cammino nella giusta direzione». Così Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto commenta i risultati dell’edizione 2022 di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale sulle performance ambientali delle città italiane, realizzato dall’associazione ambientalista in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore (relativo a dati del 2021), che vede Taranto salire al 59esimo posto su 105 capoluoghi di provincia, recuperando diciotto posizioni sul 2021 e ventisette sul 2020.In Puglia la migliore performance è proprio quella di Taranto.
«Quest’anno - osserva Lunetta Franco - una spinta importante è venuta dal forte miglioramento di alcuni indici specifici, a partire dal numero di alberi per cento abitanti, passato dai 17 del 2021 ai 32 del 2022. Rilevante anche il dato del solare pubblico, mentre, rispetto alla mobilità, resta stabile il dato della infrastrutturazione per la ciclabilità, crescono i passeggeri del trasporto pubblico dopo un 2020 nero a causa della pandemia covid19, crescono i metri quadri pedonali per abitante, pur restando molto esigue le isole pedonali esistenti». Per Legambiente, che chiederà un incontro al sindaco Rinaldo Melucci, ci sono obiettivi «prioritari, cui dedicare la massima attenzione, a partire dalla raccolta differenziata, ferma al 25,2% contro una media delle città capoluogo del 61,5%». La qualità dell’aria «di Taranto - rileva tuttavia Lunetta Franco - resta una fonte di preoccupazione ed è indispensabile perseguire l’obiettivo del suo miglioramento per raggiungere gli standard dell’OMS cui andrà ad adeguarsi la nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria. Gli attuali dati, peraltro, vanno letti alla luce della maggiore patogenicità delle polveri indicata dagli studi Misa ed Epiair».

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