Il caso
Tra Bari e Bologna la ricarica elettrica è tabù: sulla A14 in direzione nord oltre 400 km scoperti
A luglio Autostrade aveva promesso altre due «colonnine». Ma non sono ancora pronte
Vi ricordate il paradosso dell’inversione di marcia sull’autostrada A14 per fare la ricarica all’auto elettrica? Bene, a distanza di oltre due mesi e mezzo, non è cambiato nulla. Chi, partendo da Bari, dovesse decidere di andare a Bologna utilizzando un mezzo elettrico, dovrà cambiare idea perchè rischia di restare con la batteria scarica sull’Autostrada, salvo girotondi. L’unica alternativa, infatti - ricarica permettendo - resta quella di una duplice inversione di marcia attraverso un vero e proprio tour: arrivare a Pescara nord, tornare sulla corsia sud per altri 15 chilometri, raggiungere la stazione di servizio Torre Cerrano «ovest» attrezzata con colonnine, ricaricare la batteria, (ri)uscire allo svincolo Pescara nord per ritornare sulla corsia nord, aggiungendo una abbondante mezz’ora alla già rallentata tabella di marcia.
Tutto chiaro? Il 15 luglio scorso, in occasione della pubblicazione di un nostro speciale sulla mobilità elettrica, segnalammo come per oltre 400 chilometri, nel tratto tra Bari e Bologna dell’Autostrada A14, non ci fosse un kilowatt a disposizione per la ricarica, e denunciammo il paradosso della doppia inversione di marcia per quegli illusi della transizione ecologica.
Nello stesso giorno, arrivò immediatamente una risposta della società Autostrade che, nel precisare come procedesse a «ritmo sostenuto il piano di installazione delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici di Free To X, società del Gruppo Autostrade per l’Italia», annunciava la prossima inaugurazione di due nuove stazione di ricarica. Nella nota, da noi pubblicata, Autostrade scriveva che «è infatti in apertura nelle prossime settimane la stazione di Torre Cerrano Est (al km 363), dove sono completati i lavori di installazione, cui seguirà, successivamente, il taglio del nastro per l’area Torre Fantine Est (al km 493). A quel punto l’interdistanza media tra le 4 aree di servizio si ridurrà a poco più di 130 chilometri, che verranno ridotti progressivamente fino al completamento del piano».
Bene, dopo questo annuncio e 75 giorni di attesa (oltre 10 settimane, qualcosa in più delle «prossime»), ad estate ormai finita, siamo tornati a consultare il sito di Autostrade per l’Italia, sezione «In viaggio» per verificare quanto annunciato. Abbiamo cliccato la icona delle «Aree di servizio», spuntato la casella «Colonnine di ricarica auto elettriche», inserito il percorso da Bari («Bari nord) a Bologna («Bologna San Lazzaro»), quindi abbiamo cliccato sulla barra «Cerca». Il risultato (al 24 settembre), è il seguente: due stazioni di servizio, una a «Canne Battaglia Est» (tra Barletta e Canosa), l’altra «Esino Est» tra Ancona Nord e Montemarciano (Falconara Marittima). A conti fatti, per oltre 400 chilometri, neanche una stazione di ricarica, nessuna attivazione all’area di servizio Torre Cerrano Est (all’altezza di Pescara nord) e tanto meno a Torre Fantine est (Ancona). Per ora, l’annunciata riduzione dell’interdistanza tra una stazione di ricarica e l’altra, resta con la luce... spenta.