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Sanità, maglia nera per la Puglia: quintultima per servizi

 
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Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lombardia le regioni in cui la popolazione ha le maggiori opportunità di tutela socio-sanitaria

Sabato 16 Luglio 2022, 18:17

20:27

BARI - La Puglia si piazza tra gli ultimi 6 posti del rapporto CREA in ambito nazionale per i servizi sanitari offerti. Un triste record che vede il Mezzogiorno come fanalino di coda rispetto a tutto lo Stivale. 

Il progetto “Le Performance Regionali”, sviluppato dal team di ricerca di CREA Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) e giunto alla sua decima annualità, ha come obiettivo quello di contribuire alla valutazione della Performance Regionale in termini di evento di tutela della salute (sanità e sociale) e, parallelamente, allo sviluppo di metodologie di valutazione innovative.

Nel ranking le Regioni oscillano da un massimo punteggio di Performance del 54% (fatto 100% il risultato massimo raggiungibile) ad un minimo del 24%: il risultato migliore è ottenuto dal Veneto e il peggiore dalla Regione Calabria. 

Il divario fra la prima e l’ultima Regione del ranking rimane molto rilevante: quasi un terzo delle Regioni non arriva a raggiungere il livello del 30%.

Quattro Regioni sembrano avere livelli complessivi di tutela significativamente migliori dalle altre: Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lombardia. Di queste, due hanno livelli di Performance che superano la soglia del 50% (rispettivamente Veneto ed Emilia Romagna, rispettivamente con il 54% ed il 52%). Altre due (Toscana e Lombardia) si posizionano a ridosso, con punteggi rispettivamente del 48% e il 44%.

Nel secondo gruppo, troviamo quattro Regioni con livelli dell’indice di Performance superiori al 40%: P.A. di Trento, Umbria, Friuli Venezia Giulia e P.A di Bolzano. Nel terzo gruppo sono Sardegna, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Liguria, Lazio e Basilicata, con livelli di Performance abbastanza omogenei, ma inferiori, compresi nel range 30-40%. Infine, 6 Regioni, Sicilia, Puglia, Molise, Abruzzo, Campania e Calabria, con livelli di Performance inferiori al 30%.

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Le reazioni

«Non sarebbe di certo il riflesso della presunzione della politica che fa divinazioni sul futuro, se oggi, a fronte del Rapporto «Crea» sulla sanità, ricordassimo quante volte, in questi anni, abbiamo acceso i riflettori sullo stato di un servizio tanto essenziale quanto trascurato. La nostra Regione è in fondo alla classifica: siamo tra le peggiori in Italia quanto a servizio sanitario e sociale». Lo dichiarano i consiglieri regionali pugliesi di Forza Italia, Paride Mazzotta, capogruppo, Giandiego Gatta, Vito De Palma e Paolo Dell’Erba. «Diciassette anni di centrosinistra - aggiungono - per smantellare ciò che era stato costruito e il disastro è ben fotografato anche oggi. Manca del tutto la medicina del territorio, c'è una gravissima carenza di personale, le liste d’attesa sono infinite, i pronto soccorso sono in tilt e i cittadini sono spesso costretti a ricorrere al privato o a strutture di altre Regioni per accedere alle cure e prestazioni necessarie. Nel mentre, sullo sfondo, si accalcano scandali e disservizi nel silenzio assordante del presidente Emiliano».

«Il Report di Crea Sanità ci mette davanti a un quadro desolato: la Puglia è fra le Regioni che offre ai cittadini le minori opportunità di tutela socio-sanitaria. Nel ranking le Regioni oscillano da un massimo punteggio di performance del 54%, fatto 100% il risultato massimo raggiungibile, ad un minimo del 24%: le quattro migliori sono Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lombardia. Le sei peggiori Sicilia, Puglia, Molise, Abruzzo, Campania e Calabria, con livelli di Performance inferiori al 30%": lo dichiara il capogruppo in Consiglio regionale pugliese di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo. «Al di là delle pagelle e dei report - prosegue - per noi di Fratelli d’Italia, è solo una conferma di quanto denunciamo ogni giorno: dalla disorganizzazione amministrativa dei Cup, che in questi giorni in tutta la regione, sono in totale caos per aperture degli sportelli ridotti all’osso, alla mancata assistenza territoriale, mentre quella preventiva è praticamente dimenticata. I pugliesi hanno rinunciato alle visite diagnostiche preventive a causa delle lunghe file d’attesa e chi può le fa privatamente e a pagamento».

«I cittadini pugliesi hanno diritto di avere la stessa assistenza sanitaria e sociale di altre regioni d’Italia. Il rapporto Crea, che boccia la Puglia in maniera sonora e senza appello, è lo specchio di un vero e proprio sfascio al quale assistiamo quotidianamente». Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia. «La carenza di medici ospedalieri - continua - la vergogna dei pronto soccorso che non sono pronti e dunque non offrono neppure soccorso, il 118 costretto alla resa senza condizioni per assenza di operatori adeguati, le liste d’attesa indecorose e le visite rinviate anche ai malati oncologici, gli scandali che inseriscono nel vortice anche i vertici, sono la rappresentazione della desolante fotografia che emerge dal documento elaborato dal Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità presentato in Senato. Di fronte a dati così allarmanti, con performance inferiori al 30% del massimo ottenibile, serve una presa d’atto del fallimento».

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