le carte

Ecco come l’ex consigliere Romano chiedeva soldi per i posti di lavoro: «Vendeva anche concorsi all’Arpal»

Massimiliano Scagliarini

I testimoni: «Sì, ho pagato ma non sono stato assunto». L’esponente di «puglia popolare» finito ai domiciliari insieme al figlio: dalle intercettazioni almeno 60 casi

BARI -  La compravendita dei concorsi da parte dell’ex consigliere Mario Romano non riguardava soltanto la Sanitaservice di Lecce (di cui ieri si è dimesso l’amministratore unico, Luigino Sergio, non indagato). Ma l’appetito del 71enne di Matino arrivava anche all’Arpal, l’agenzia per il lavoro della Regione. Lo ha accertato la Finanza, che dalle telefonate dell’esponente di Puglia Popolare (la stessa lista cui fa riferimento il direttore generale di Arpal, Massimo Cassano) hanno censito almeno 60 casi di presunta compravendita di posti di lavoro. La metà dei quali avrebbe voluto entrare all’agenzia per il lavoro della Regione.

I casi raccontati nelle carte sono decine. I finanzieri guidati...

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