ECONOMIA
Agricoltura, più giovani imprenditori lo scelgono come lavoro
Sia in Basilicata che in Capitanata si registrano le richieste di nuovi progetti di sviluppo
L'agricoltura è la «scommessa» dei giovani imprenditori. L'esempio proviene dalla Basilicata e dalla Capitanata. Come evidenzia una nota di Confagricoltura Foggia, relativamente ai dati pubblicati dalla Camera di Commercio, «il settore primario è quello che alla fine del 2021 ha registrato tra le imprese giovanili il miglior saldo tra imprese cessate e nuove aziende nate. Sono ben 228 in più le imprese agricole di under 35 registrate sul territorio nell’anno appena concluso». Un risultato che, spiega Confagricoltura di Capitanata, «scaturisce dalla nascita di 283 nuove iscrizioni a fronte di sole 77 cessazioni. Nessun settore produttivo è riuscito ad ottenere risultati simili. Si pensi che il commercio, settore tradizionalmente dinamico e numericamente più significativo tra le imprese, ha fatto registrare lo stesso numero di nuove iscrizioni (283) ma con un numero di cessazioni decisamente superiore (178)». Tale dato «testimonia la voglia sempre maggiore di agricoltura tra i giovani e la potenzialità del settore come elemento centrale per la ripresa economica del territorio» commenta così Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia.
La Giunta regionale lucana evidenzia che «sono 401 le domande di partecipazione al bando della Sottomisura 6.1 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata per il periodo 2014-2022, che si prefigge di sostenere il primo insediamento di giovani in agricoltura». La misura pubblica ha accolto il 79% delle candidature, ovvero 316 aziende che hanno soddisfatto la «chiamata agricola» col relativo piano di sviluppo aziendale. Il bando, rivolto a giovani di età compresa fra 18 e 40 anni, presenta una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro e prevede il riconoscimento di un premio forfettario di 70 mila euro agli insediamenti ricadenti in aree territoriali con vincoli naturali (aree montane) o specifici (Aree Parco o Natura 2000) e di 60 mila euro per quelle aziende situate in altre aree del territorio regionale. «Esprimo particolare soddisfazione per i tempi celerissimi con cui sono state istruite le domande. Grazie all’applicazione di una procedura semplificata e più snella - sostiene l'assessore regionale al ramo Francesco Fanelli - è stato possibile procedere in pochi giorni all’approvazione di un primo elenco dei candidati che ora sono chiamati a presentare i propri progetti di sviluppo aziendale, nei quali rappresentare la propria idea di impresa agricola, verificando l’esistenza degli elementi di redditività che possano assicurare la sostenibilità economica e sociale della nuova iniziativa imprenditoriale».