L'inchiesta
Puglia, il compagno del giudice Errede e la consulenza con la Lega
Russi (anche lui ai domiciliari) aveva un contratto da 1.000 euro al mese con il Consiglio regionale. La Corte dei conti: è irregolare
BARI - L’avvocato Alberto Russi, finito ai domiciliari il 29 maggio insieme al giudice Pietro Errede di cui è il compagno, fino al 31 dicembre scorso aveva una consulenza da 9.000 euro lordi per nove mesi con il gruppo della Lega del Consiglio regionale della Puglia. La circostanza emerge dalla delibera con cui, alcune settimane fa, la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha dichiarato irregolare il bilancio del gruppo politico, sia per tre consulenze (tra cui quella di Russi) sia per i sondaggi commissionati nel 2022 dai leghisti e pagati con fondi pubblici.
L’inchiesta della Procura di Potenza che ha coinvolto Errede, Russi e tre commercialisti ipotizza irregolarità negli incarichi della sezione Misure di prevenzione (dove era in servizio Errede) in cambio di regali e favori sia per il magistrato (nel frattempo trasferito a Bologna e adesso sospeso dal Csm) sia per il suo compagno. Russi ha avuto una esperienza da consigliere comunale a Lecce, fino al gennaio 2019, in una lista civica riconducibile alla Lega, e ancora prima come assessore nella sua Galatina.
Nell’esame del rendiconto 2022 del gruppo della Lega, i magistrati contabili già ad aprile avevano rilevato la presenza di 15 collaboratori (tra cui anche l’ex senatore e sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza), 13 dei quali inquadrati come addetti all’«attività di catalogazione e archiviazione di leggi e provvedimenti normativi». Sul punto sono...