Serie C
Bari, c’è Marfella tra coloro che sono in sospeso. Berra potrebbe avere una seconda opportunità
In ritiro le scelte definitive: Mignani e Polito valuteranno tutti i casi da sbrogliare
BARI - Il sommo Dante li definirebbe «color che son sospesi». C’è un nutrito drappello di calciatori sotto contratto con il Bari che non conoscono ancora il loro futuro. Non fanno parte del quintetto di «eletti» ritenuti incedibili (Frattali, Maita, Antenucci, Simeri e Marras), né di chi non rientrerà di certo nei piani del nuovo progetto avviato dal direttore sportivo Ciro Polito e dal tecnico Michele Mignani (destinati alla cessione sono Sabbione, Perrotta, Semenzato, Lollo, Bianco, De Risio, Candellone, Scavone, Nannini e Bolzoni). La «via di mezzo» è data da coloro che potrebbero essere valutati nel ritiro che scatterà il prossimo 18 luglio a Storo e magari convincere ad avere una uova chance, ma al contempo salutare in anticipo la compagnia qualora arrivasse un’offerta degna di nota.
Motivi analoghi riguardano Nicola Citro, reduce da sei mesi di inattività per la rottura del legamento crociato: difficile piazzarlo, non resta che sperare nel suo pieno recupero per disporre di un elemento versatile (può giocare da seconda punta o trequartista) e dotato di indubbie qualità tecniche. Zaccaria Hamlili può trovare comodamente sistemazione in C, eppure in un centrocampo a tre può agire da centrale puro o mezzala: Mignani lo guarderà. Così come farà con Samuele Neglia che due anni fa, proprio con il tecnico ligure, ha disputato un’ottima stagione a Siena, alternandosi nei panni di seconda punta o trequartista. E a proposito di fantasia, potrebbe tornare utile anche Giovanni Terrani che già nell’era di Vincenzo Vivarini aveva ricoperto con discreti risultati la posizione tra le linee. Cerca chiarezza, infine, Francesco Corsinelli: un altro che nella categoria gode di buona stima. Tornerà dall’esperienza al Novara: da terzino, può agire su entrambe le corsie e a 24 anni forse può trovare la maturità e sicurezza che gli è mancata in passato. Otto storie, dunque, che orienteranno il mercato del Bari, bisognoso senza dubbio di una buona dose di innesti di grande spessore. Salvare qualcosa tra chi è in bilico, però, potrebbe evitare l’ennesima rivoluzione.