Serie C
Di Gennaro, il Bari e quei gol che mancano: «La Ternana ha più cartucce, ma è sfida pari»
L’ex calciatore analizza i primi mesi di campionato dei biancorossi. e spiega cosa serve sul mercato
BARI - La delusione è ancora tanta. Quel pareggio a Palermo non vuol saperne di andare giù in casa Bari. Per mille e un motivo. Il Natale alle spalle con la classifica che recita Ternana in testa e Bari che rincorre con sei punti di ritardo. Antonio Di Gennaro, ex calciatore del Bari e della Nazionale e oggi opinionista in Rai e anche voce tecnica di Telebari - conosce molto bene il cammino biancorosso in questa seconda stagione di serie C.
Si può abbozzare un primo bilancio?
«La classifica non mente mai. La Ternana è davanti con merito ma questo non vuol dire che il Bari abbia fatto male. C’è tempo, diciamo».
Meriti e demeriti delle duellanti.
«Gli umbri hanno tenuto una media impressionante, credo la migliore in Europa. Il Bari ha fatto bene ma, evidentemente, non benissimo. Alcuni passaggi a vuoto hanno fatto la differenza».
Quali in particolare?
«Io dico Foggia. Lo scontro diretto, in quanto tale, si può perdere. Nel derby, invece, è stato un flop totale. Fallito l’approccio, l’atteggiamento. Sia Auteri che i calciatori fecero autocritica. E da quel giorno credo che il Bari abbia alzato il suo livello».
A Palermo, però...
«Chiariamo, ho visto una partita equilibrata. E pareggiare a Palermo non è scandaloso. Però prendere gol da quasi 30 metri a due minuti dalla fine fa rabbia. Sono punti pesanti perché anche sul piano psicologico sarebbe stato importante».
In cosa il Bari è stato inferiore alla Ternana?
«Guardo i numeri e vedo che la Ternana ha tre calciatori con tanti gol all’attivo: Falletti, Partipilo e Vantaggiato. Nel Bari, dopo Antenucci vedo Celiento e Montalto che ancora non è al top. Ecco, bisogna cercare gol di riserva».
Magari quelli dei centrocampisti.
«Esattamente. Maita ci sta provando. Mi aspetto di più anche dagli attaccanti esterni comne D’Ursi e Marras. Peccato per l’infortunio a Citro».
E il mercato?
«Mi pare che il presidente De Laurentiis sia stato chiaro. La società ha intenzione di migliorare la rosa con interventi mirati. E resta da capire quali saranno le reali partenze. Leggo tanti nomi».
In quali reparti ci sarebbe da intervenire?
«Nel gioco di Auteri gli esterni di centrocampo hanno un ruolo fondamentale. Andreoni è un profilo ideale, me ne hanno parlato benissimo. Bisogna vedere come andrà il suo recupero. E poi io farei qualcosa in attacco. Servirebbe un tipo “cattivo”, di categoria. Uno alla Castaldo, tanto per capirci. Gente che alzi il livello di personalità che in alcuni momenti sembra mancare. Come, per esempio, si vede un po’ nelle ripetute false partenze. È successo anche a Palermo ed è un qualcosa a cui Auteri deve assolutamente rimediare».
Simeri sembra sempre più lontano.
«Ed è un peccato. Con Antenucci ha fatto benissimo. È stato frenato dall’infortunio, poi forse ha sfruttato male qualche chance. Dicono che soffra la concorrenza. Fosse così sarebbe un grave limite».
VIA IL SECONDO DI AUTERI? Fulmine a ciel sereno in casa biancorossa. Salvo sorprese sembra giunta ai titoli di coda l’esperienza barese di Loreno Cassia, da dodici anni fidato collaboratore di Auteri. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare l’annuncio.