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Comune di Bari: nel 2017
più investimenti, meno debiti

 
Rita Schena

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Rita Schena

Comune di Bari - Palazzo di Città

Comune di Bari - Palazzo di Città

Sabato 31 Marzo 2018, 17:38

BARI - Il rendiconto di gestione 2017 del Comune di Bari «porta buone notizie per i cittadini baresi»: continua a ridursi il debito di finanziamento dell’Ente, crescono gli investimenti e aumenta ancora la capacità degli uffici di recuperare l’evasione dei tributi. Sono alcuni degli elementi che emergono dalla bozza di rendiconto presentata oggi dall’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo, insieme al direttore della Ripartizione Giuseppe Ninni.
Tra gli elementi segnalati, c'è «la scelta di evitare il ricorso all’assunzione di nuovi prestiti a titolo oneroso, adottata con la programmazione 2016/2017 proseguita con quella 2017/2019 e confermata per il triennio 2018/2020, che consente di assestare lo stock di debito a 92 mln, con una correlata incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi tra le più basse in Italia».

«Al termine del 2020 - riferisce una nota - lo stock si ridurrà di ulteriori 20 mln liberando risorse da destinare ad una maggiore quantità e qualità di servizi da erogare alle famiglie. Nel corso del 2017 i Comuni più virtuosi su questo fronte in Italia sono proprio Bari, Bologna e Palermo». «Tradotto in cifre - sottolinea la nota - chi risiede in queste città e quindi anche a Bari è gravato di meno di 20 euro l’anno di interessi passivi». «Infine - conclude la nota - anche al termine del 2017 l'Ente ha rispettato gli obiettivi di finanza pubblica fissati con la Legge di Bilancio 2017. Via, quindi alle assunzioni di nuovo personale in sostituzione dei numerosi dipendenti cessati nel corso degli ultimi anni».

Entrando nel dettaglio, la disponibilità di cassa al termine dell’esercizio è di oltre 177 milioni con un incremento del 10% rispetto al 2016. Il risultato di amministrazione complessivo del 2017 registra un sensibile incremento (+12%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2016, «tanto da consentire l’integrale recupero della rata annuale di disavanzo da riaccertamento straordinario, accertato con l’avvio dell’Armonizzazione Contabile, il prudente incremento delle dotazioni destinate alla copertura dei rischi futuri nonché l'avvio o prosecuzione di numerosi lavori pubblici e servizi finanziati con entrate a destinazione vincolata».
Per quanto riguarda i crediti di natura tributaria, la consistenza finale registra una riduzione rispetto a quelli finali 2016 di circa il 4%. Dalla lotta all’evasione 2017 stanati contribuenti per un importo pari a circa 9 mln, parte dei quali già incassati nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 12%.
Con riferimento alle spese d’investimento, a dimostrazione della virtuosa inclinazione dell’ente alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico, al termine dell’esercizio finanziario 2017 gli impegni registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano a 67 mln con un incremento di oltre il 60% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2015.

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