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preso in flagranza
06 Marzo 2018
POTENZA - Si è fatto consegnare 500 euro come anticipo sui tremila «richiesti» per autorizzare una sanatoria di aumento volumetrico: con l’accusa di concussione, un ingegnere e funzionario dell’Ufficio difesa del suolo della Regione Basilicata, Antonio Giuzio, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Venosa (Potenza) che hanno condotto l’indagine partita dopo la denuncia di un cittadino e coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano. La misura della custodia cautelare in carcere è stata disposta dal gip di Potenza.
Secondo quanto si è appreso, Giuzio è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver incontrato il cittadino che aveva richiesto l’autorizzazione alla Regione nei pressi di un distributore di benzina.
In maniera «ripetuta e ingiustificata», Antonio Giuzio - il funzionario della Regione Basilicata, di 56 anni, arrestato in flagranza di reato per concussione - si era rifiutato di effettuare il sopralluogo necessario per completare l’iter di sanatoria edilizia richiesta da un pensionato di Ginestra (Potenza) che, compresa la volontà dell’ingegnere di farsi consegnare il denaro per sbloccare la pratica, ha poi denunciato il fatto ai Carabinieri. I dettagli dell’operazione sono stati forniti stamani, in una conferenza stampa al Comando provinciale di Potenza, dal comandante della Compagnia di Venosa, capitano Alessandro Vergine.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, per convincere la vittima a pagare, il funzionario regionale ha utilizzato «espressioni dal chiaro significato estorsivo, tipo 'devo sentirmi incentivato' oppure 'dovrei chiudere un occhio'». Poi lo scorso 3 marzo, c'è stato l’incontro, richiesto da Giuzio, nei pressi di un distributore di benzina all’ingresso di Rionero in Vulture (Potenza), dove il pensionato gli ha consegnato i 500 euro come anticipo sui tremila euro, una somma "determinata - è stato spiegato nell’incontro con i giornalisti - in rapporto al valore complessivo dei lavori di ristrutturazione».
Le indagini - che ora si potrebbero allargare anche da altre pratiche - sono coordinate dal pm di Potenza Paolo Mandurino. L'arresto in flagranza di reato è stato convalidato dal gip del capoluogo lucano Tiziana Petrocelli.
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