Alle prossime politiche
Pd, Decaro: da candidare chi ha un forte legame con il territorio
BARI - «Le candidature saranno decise nei prossimi mesi. Questa volta saranno molto legate al territorio perché se dovesse passare la nuova legge elettorale, almeno per una parte dei candidati sarà fondamentale, visto il maggioritario, il rapporto diretto tra candidato e il proprio territorio». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro (Pd), rispondendo ai cronisti che gli chiedevano come si stesse procedendo con le candidature per le prossime elezioni politiche.
Decaro ha sottolineato che «non c'è più un listino dove i cittadini mettono una croce sul partito e poi scalano, in ordine di posizione, all’interno di quel listino. E almeno per la parte maggioritaria i cittadini sapranno chi votano e avranno la possibilità di scegliere una persona più vicina al territorio». "Quindi - ha rilevato Decaro - sarà interesse di tutti i partiti, non solo del Pd, individuare personalità che abbiano un legame molto forte col territorio e la comunità che andranno a rappresentare in Parlamento».
Quanto alla situazione in Puglia, dove nei prossimi giorni tornerà il segretario del Pd, Matteo Renzi, Decaro ha detto che "si stanno facendo i congressi, provinciali e cittadini, che per fortuna non sono molto ruvidi». «Nel senso - ha affermato - che sono congressi dove democraticamente ci sono più candidati e si sta votando senza problemi, tranne in un’area geografica della Puglia (a Taranto, dove si registrano polemiche sull' anagrafe degli iscritti, ndr)».
«Il nostro partito è democratico, è facilmente scalabile sia a livello nazionale sia a livello provinciale e cittadino. Quindi ci saranno i congressi che stabiliranno chi rappresenterà all’interno della comunità cittadina e provinciale, in maggioranza, il Pd», ha anche detto Decaro, rispondendo a chi chiedeva se fosse vero, come detto dal governatore pugliese Michele Emiliano, che Puglia è divisa tra chi dice ubbidiamo a Renzi e chi vorrebbe più autonomia.
Decaro ha rilevato che «dopo i Congressi, normalmente, c'è rappresentanza per tutti». «Nel senso - ha concluso - che fino ad oggi, almeno in Puglia, non ho mai visto una parte del partito che vince il Congresso e l’altra parte che sta alla opposizione. Si cerca poi di condividere le esperienze e le azioni sul territorio».