Violenza di genere

Noci, scritte sessiste: «Vi mettete il c... di fuori poi dite il branco ci ha violentato»

Alla presentazione di un libro sulle donne, offese su una locandina della iniziativa

VALENTINO SGARAMELLA

NOCI (Bari) - «Vi mettete con il culo di fuori e poi dite che il branco ci ha violentato. Siete malate, curatevi». Indignazione a Noci, centro in provincia di Bari. Scritte sessiste, volgari e violente contro le donne in occasione della presentazione di un libro della scrittrice Antonella Caprio e della fotografa Daniela Ciriello che ha come tema quello della violenza di genere. La serata è stata organizzata dal presidio del libro di Noci, presenti la Ciriello, Maura Carrelli del presidio, l’assessore alla cultura, Lorita Tinelli, Angela Lacitignola, del centro antiviolenza Andromeda e lo scrittore Piero Fabris. Il presidente del presidio del libro di Noci, Stefano Verdiani, ha parlato di menti malate. «Se pensiamo di ridurre tutto ad una mente malata non arriveremo mai a capo del problema. Non è mai malato chi abusa di una donna, che la stupra, la uccide. È una cultura ad essere malata, distorta, retrograda», dice l’autrice. A Noci era presente per l’occasione la Ciriello. «Non ci si salva da sole, invitiamo le donne oggetto di violenza a rivolgersi a dei centri di ascolto dove sono operatori competenti ma al di là di certe emergenze – prosegue - urge una cultura dell’affettività che è rispetto per la vita a tutto vantaggio della convivenza civile che ci permette di divenire e non essere capre».

Leo Palmisano editore del libro presenterà una denuncia contro ignoti: «l’amministrazione comunale di Noci si è già resa disponibile, grazie all’assessore Tinelli, a costruire un evento pubblico sotto forma di dibattito per discutere su quanto accaduto e che ripeteremo a Bari». Dal Cav Andromeda, Angela Lacitignola lancia un allarme: «non ci meravigliamo degli atti vandalici contro le locandine che ignoti hanno scritto nell’intento di esprimere il loro pensiero chiaramente sessista, svalutante della figura femminile». Cita un episodio. «Da anni l’assessore Tinelli, psicologa studiosa del fenomeno delle sette religiose, riceve sul suo telefonino messaggi di minaccia denunciati alla polizia postale». L’ultimo: «battona da 4 soldi finirai nelle mani di 4 neri vogliosi di saziare il loro appetito. Poi ti verranno a trovare gli zingari mentre dormi per ricordarti chi sei».

Il sindaco di Noci, Domenico Nisi: «l’amministrazione comunale prende fermamente le distanze dal contenuto delle scritte sessiste comparse sulle locandine della presentazione del libro. Nessuna ragione, neppure lo scherzo, può giustificare simili gesti; la discriminazione di genere non appartiene a questa comunità e va condannata senza se e senza ma». Il sen. Piero Liuzzi: «è un rigurgito di sconvenienze ed un concentrato di frustrazioni. Le frasi sgrammaticate sono il sintomo di un malessere che occorrerebbe portare fuori; sarebbe opportuno raccoglierlo da parte della famiglia dell’autore, la scuola, le istituzioni, le buone o brutte compagnie, perché quelle frasi dal sen fuggite piuttosto che rabbia suscitano pietà per chi si esprime ancora così rozzamente».

Per Liuzzi «semmai è l’ambiente di provincia, solitamente descritta come oasi di serena convivenza, ad uscirne male». Interviene la sottosegretaria al Miur, sen. Angela D’Onghia: «Le donne sono ormai sotto attacco quasi tutti i giorni con una violenza strisciante che si insinua nei luoghi di lavoro, nelle case e persino attraverso gli insulti sui social network. È importante allora costruire, a partire dalla scuola, luogo per eccellenza dell’educazione – prosegue - una nuova coscienza sul rispetto delle donne partendo dal senso delle parole per un vero e proprio cambio di rotta nel linguaggio e nei comportamenti».

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