Nella città dell'Ilva per l'inaugurazione dell'anno scolastico

Il presidente Mattarella in Puglia «La scuola è segno di speranza» Studenti cantano: Taranto libera

TARANTO - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stamattina è stato a Taranto insieme al ministro dell’Istruzione e dell’Università, Valeria Fedeli, per inaugurare l’anno scolastico 2017-2018 nell'ambito dell'iniziativa «Tutti a scuola» voluta dal Quirinale: visita al quartiere Paolo VI, alla periferia della città, al plesso «Pirandello» e poi al plesso «Falcone». La cerimonia nazionale di inizio d’anno scolastico - cui hanno partecipato circa 800 bambini provenienti da diverse scuole italiane - è avvienuta per la prima volta a Taranto ed è stata scelta una scuola «simbolo», la «Pirandello», nei mesi scorsi più volte attaccata dai vandali che hanno danneggiato porte, finestre, suppellettili e aule, compromettendo per diverse settimane l’agibilità dell’edificio e il regolare svolgimento delle lezioni.

Una scuola nel «mirino», dunque, più volte ripristinata dal Comune di Taranto, ma anche una scuola ubicata nel contesto di un quartiere problematico: una grande periferia urbana nata nei primissimi anni ‘70, per lungo tempo prevalentemente abitata dai dipendenti dell’allora Italsider. La scelta del nome Paolo VI - il quartiere è sulla strada per Martina Franca, lungo la statale 172, e da Taranto vi si accede attraverso il ponte Punta Penna Pizzone oltreché dal rione Tamburi - fu fatta all’indomani della visita che papa Montini tenne la notte di Natale del 1968 a Taranto per celebrare la messa della Natività tra gli operai del siderurgico.

SEGNO DI SPERANZA - «Un pensiero particolare va ai Comuni colpiti dal terremoto. In quelle regioni la priorità è stata la continuità scolastica, le scuole sono rimaste aperte sempre. La scuola che continua è segno di speranza, di ripresa». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico a Taranto.

«La scuola, ragazzi, non riguarda soltanto voi, i docenti e i vostri genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale». «Non dobbiamo mai smettere - ha aggiunto - di chiederci in che modo sia possibile investire di più, e sempre meglio, nella scuola».

«Ogni volta che si annunciano o si prefigurano cambiamenti nel mondo della scuola, si avvia una discussione accesa, con toni talvolta aspri. Molti denunciano ritardi e inadeguatezze del sistema scolastico di fronte alle sfide dei tempi», però, «ogni ipotesi di novità trova spesso opposizioni pregiudiziali, suscita malumori e proteste». Sulle politiche scolastiche c'è «bisogno di confronto, sereno e obiettivo, iniziando dalle forze politiche e sociali».

«Si deve tener conto che i temi della scuola, per la loro delicatezza e importanza, stanno molto a cuore a tante persone, a tutti, in realtà. E’ comprensibile, quindi, che vi siano diverse opinioni. Proprio per questo vi è bisogno di confronto».  «Un confronto - ha aggiunto Mattarella - che metta al centro gli studenti, il loro futuro, la loro capacità di integrarsi nel mondo del lavoro e nella comunità civile. Una dialettica vivace, anche serrata, è certamente proficua. L’importante è che convenienze, particolarismi e, talvolta anche strumentalità, non frenino lo sviluppo adeguato del sistema scolastico».

«Chi distrugge le scuole, chi compie atti di vandalismo nelle aule, chi sottrae strumenti didattici, provoca una grave ferita: non soltanto, e stupidamente, a se stesso ma a tutti voi studenti. Quando si danneggia una scuola, viene ferita, in realtà, l’intera comunità nazionale», ha poi detto il presidente Mattarella riferendosi all’istituto Pirandello per i numerosi atti di vandalismo.

EQUILIBRIO TRA SALUTE E LAVORO - «Salute, occupazione, tutela ambientale rappresentano valori fondamentali e costituzionalmente garantiti, tra cui istituzioni e società devono costantemente ricercare e trovare il punto di equilibrio positivo, con l’obiettivo preminente della centralità della persona», ha affermato il presidente della Repubblica, riferendosi anche ai motivi della scelta del capoluogo ionico per la cerimonia annuale.  «La scelta di Taranto - ha spiegato - intende rifarsi al carattere di questa città, di antiche radici storiche; di grande tradizione culturale; di frontiera, non soltanto geografica; di territorio in cui si riflettono le complessità e anche le contraddizioni dello sviluppo del Paese».

STUDENTI CANTANO "TARANTO LIBERA" - «Taranto Libera": è il titolo del brano eseguito da una delegazione di bambini della scuola primaria «Falcone» di Taranto durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si svolge proprio nel cortile del plesso scolastico.

Il testo parla del riscatto della città di Taranto dalle problematiche ambientali e dal degrado e accresce la speranza di avere un futuro migliore. Sono presenti studenti in rappresentanza di molte scuole d’Italia. Gli alunni della scuola primaria dell’Istituto comprensivo «F. Imondi Romagnoli» di Fabriano (Ancona) illustreranno una tipologia di agricoltura mista ad allevamento sostenibile basata su una combinazione di acquacoltura e coltivazione idroponica, al fine di ottenere un ambiente simbiotico. Gli studenti dell’istituto comprensivo Via Mar Rosso di Ostia (Roma) saranno impegnati in una rappresentazione teatrale contro il bullismo chiamata «Bullo, No Grazie».

I bambini del Primo Circolo Didattico «Edmondo De Amicis» di Avola (Siracusa) presentano un’allegra e colorata performance sull'importanza dei saperi. Poi una delegazione dei ragazzi dell’istituto «A Cesari» di Castel D’Azzano (Verona) eseguiranno il ballo con cui sono arrivati secondi classificati alle olimpiadi studentesche di danza 2016/2017. Infine, gli alunni dell’Istituto San Francesco d’Assisi di Altamura (Bari) intoneranno la «Filastrocca dei piccoli cantori».

FEDELI: IN SICUREZZA TUTTE LE SCUOLE - «Dobbiamo tutelare e mettere in sicurezza tutte le scuole. Su questo c'è un investimento di 9 miliardi». Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico a Taranto.

«È altrettanto importante la sostenibilità del sistema - ha proseguito - ma soprattutto che l’ambiente didattico sia innovativo, perché questo serve a combattere la dispersione scolastica. Ogni ragazzo che abbandona è una sconfitta per tutti. Dobbiamo far divenire le scuole di periferia scuole di eccellenza, investire di più lì».

Per combattere il bullismo a scuola «stiamo monitorando molto e informando docenti e studenti sull'uso degli strumenti digitali», ha detto il ministro dell’Istruzione. «Stiamo facendo interventi - ha detto ancora - per educare al rispetto delle persone. Abbiamo distribuito oggi un opuscolo con 10 principi e applicheremo legge contro bullismo e cyberbullismo. Ma c'è anche una responsabilità educativa tra scuola e famiglie, bisogna allearsi».

EMILIANO: VISITA MATTARELLA SEGNO IMPORTANTE - Il Presidente della Repubblica Mattarella ha scelto Taranto per inaugurare il nuovo anno scolastico e questo è già un segno. Il Presidente ha intuito che questa città ha bisogno della vicinanza dello Stato, ha bisogno veramente non di una vicinanza formale ma sostanziale». Lo afferma in una dichiarazione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in occasione dell’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Taranto per la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, nella scuola «Pirandello» nel quartiere Paolo VI e nel plesso «Giovanni Falcone».

Mattarella - dice Emiliano - «parlerà ai nostri bambini, oggi, quei bambini che a Taranto soffrono molto più che in altre città, parlerà al mondo della scuola, un mondo che soffre dei molti errori commessi, e parlerà soprattutto alle istituzioni locali perché bisognerà che tutti insieme con grande forza ed energia si pensi al futuro di questa terra meravigliosa che però ha subito troppe ingiustizie negli anni che sono trascorsi». «La sua presenza - aggiunge - contiene tutta la sofferenza di Taranto. Il Presidente quando viene riepiloga tutte le motivazioni degli ultimi 60 anni di vita di Taranto. E il fatto che abbia scelto questa città è molto importante, questo significa che lui ci segue, dentro il suo ruolo che non è quello di prendere decisioni politiche ma quello di essere il garante della Costituzione»

IL SINDACO MELUCCI: UN REGALO ALLA CITTA' - Commentando l’arrivo di Mattarella, il nuovo sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha dichiarato: «Un regalo per una città e per un amministratore che è davvero difficile descrivere. Taranto - rileva il sindaco - ha bisogno di azioni, di atti, di strutture, di opere concrete, certo; ma anche di gesti simbolici che regalino una carezza a una comunità che troppo spesso è stata trascurata, lasciata sola, schiaffeggiata».

Per il sindaco di Taranto, «questa carezza serve ai nostri ragazzi affinché sappiano che le Istituzioni ci sono. E sono severe, devono garantire la sicurezza, l’ordine, ma sono anche capaci di comprendere quando la presenza dello Stato può essere balsamo per lenire le ferite di una città. Sappiamo bene perché il presidente Mattarella ha scelto Taranto e proprio un istituto del quartiere Paolo VI: per le ripetute azioni vandaliche subite nei mesi scorsi. Ebbene - afferma ancora il sindaco Melucci -, noi ci adagiamo un attimo sulle mani della più alta carica dello Stato che ci porge una carezza. Solo un attimo, però, perché vogliamo rialzare il volto e guardarla negli occhi per garantirgli che non ci arrenderemo mai alla violenza».

PRESENTI ANCHE ATLETI E PRESIDENTE DEL CONI - Personalità dello sport e atleti paralimpici, accompagnati dai presidenti del Coni Giovanni Malagò e del Cip Claudio Pancalli, sono saliti sul palco allestito nella scuola Falcone di Taranto per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

Hanno portato la loro testimonianza Flavia Pennetta: ex tennista italiana; Carlo Molfetta: atleta di taekwondo; Antonella Palmisano: marciatrice; Daniele Greco: atleta di salto triplo; Massimo Colaci: Luca Mazzone: ciclismo paralimpico - disabilità motoria; e Nicole Orlando: atletica per disabili Intellettivi relazionali - sindrome di down. Quest’ultima ha salutato gli studenti dicendo: «fate come me, io non mollo mai».

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