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Cerignola, adescata su Fb
e costretta a prostituirsi

 
Rita Schena

Reporter:

Rita Schena

polizia postale

Venerdì 26 Maggio 2017, 12:51

27 Maggio 2017, 11:33

CERIGNOLA (FOGGIA) - L’adesca su Fb e la costringe a prostituirsi. E’ accaduto a Cerignola (Foggia), dove la Polizia ha arrestato un uomo di 40 anni (del quale non sono state rese note le generalità), per estorsione e induzione e sfruttamento della prostituzione nei confronti di una ragazza. L'arrestato è un incensurato, originario del Gargano, ma residente a Cerignola. La giovane - della quale non è stata resa nota l’età - ha presentato denuncia il 17 maggio dichiarando di essere vittima di una serie di minacce e richieste estorsive da parte di un uomo che l’aveva adescata su Facebook presentandosi come ragazzo immagine di noti locali notturni di Roma, con tanto di fotografie e muscoli ben in vista. Dopo un primo periodo di amicizia virtuale, l’uomo, minacciando di raccontare di questa amicizia al fidanzato della ragazza, si era fatto inviare un video ed una serie di fotografie intime. Da quel momento erano iniziati i ricatti da parte dell’uomo che l’ha costretta a prestazioni sessuali.

Dopo averla costretta a inviargli video e foto hard, l’uomo aveva creato altri profili su Facebook, uno dei quali come presunto investigatore privato che si proponeva di "aiutarla" in cambio di una somma di 3000 euro che la ragazza ha cercato di pagare ma, non avendo l’intera cifra a disposizione, era stata costretta a prestazioni sessuali.
L’uomo aveva poi creato un altro profilo facendo credere alla giovane di essere oggetto d’indagine da parte di un finanziere in servizio a Foggia in merito alla vendita di alcuni oggetti su un gruppo aperto in rete, vendita che la ragazza aveva effettivamente fatto proprio per sopperire alle richieste di denaro da parte del suo aguzzino. Il presunto finanziere inoltre aveva detto alla donna che era in possesso di alcuni video hard. E per chiudere la vicenda si sarebbe dovuta sottomettere a rapporti sessuali. Non essendo disposta a cedere a queste richieste, la ragazza aveva deciso di contattare nuovamente quello che per lei era l’investigatore privato, che però le aveva risposto che questa volta sarebbe stato più difficile aiutarla, trattandosi di un "esponente" delle forze dell’ordine e che, pertanto, bisognava contattare un’altra persona. Quest’ultimo, le aveva detto il presunto "investigatore", avrebbe provveduto a rubare materialmente tutto il materiale in possesso al finanziere. Un servigio che avrebbe richiesto il pagamento di una cifra considerevole o in cambio di prestazione sessuali.

La donna, pur di mettere fine a questo inferno, aveva risposto di accettare ma in piena notte si è presentata in commissariato per presentare denuncia. Di qui l'arresto dell’uomo.

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