decreto del governo
La Camusso a Brindisi Abolire i voucher? Un successo
BRINDISI - «Se come appare il governo farà un decreto nel quale dà risoluzione ai quesiti referendari, sia sul tema dei voucher che degli appalti, nel momento in cui sarà trasformato in legge, considereremo questo un grande risultato e quindi esattamente l’obiettivo che ci siamo proposti con i quesiti referendari». Lo ha detto la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, a Brindisi parlando dell’imminente approvazione del decreto per abolire i voucher. «Fino ad allora - ha concluso - continueremo con la campagna elettorale». «Bisogna in questi casi avere molta pazienza e sapere come stanno esattamente le cose».
«Non mi pare, mi pare una valutazione che deve fare il governo». Così a Brindisi la segretaria della Cgil Susanna Camusso, risponde ai cronisti che le chiedono se il governo possa cadere sui voucher. Su l'election day risponde: «Abbiamo sempre detto che sarebbe stata una cosa utile, sia per la tranquillità dei cittadini, nel sapere che andavano a votare in un’unica occasione, ma anche per il risparmio che questo determina alla finanza pubblica».
«La campagna referendaria, continua fino a quando quello che è il decreto varato oggi dal Consiglio dei ministri, di cui controlleremo e guarderemo il testo, non si trasforma in una legge effettiva. Non bastano gli annunci e non basta un progetto provvisorio come un decreto legge a fermare quello che è un referendum sottoscritto dai cittadini», ha spiegato la Camusso commentando l'ok del Consiglio dei ministri al decreto sui voucher.
ANNUNCI SUL MEZZOGIORNO MA NESSUNA STRATEGIA - «Le politiche fatte sono state di grande annuncio di una volontà di fare un piano per il Mezzogiorno, di cui però non si vedono le linee strategiche e rischia di essere di nuovo la somma degli interventi da tanto tempo promessi, ognuno per garantire piccole soluzioni, senza un’idea di relazione sulle grandi infrastrutture tra le Regioni del Mezzogiorno», ha sottolineato la Camusso, rispondendo a una domanda sulle politiche per il Mezzogiorno, a margine di un incontro della Cgil che si tiene a Brindisi intitolato 'L'aria che si respira'.
«E' una valutazione molto amara, nel senso che - ha concluso - la distanza tra Nord e Sud nel nostro Paese durante la crisi ha ricominciato a crescere».
E sul rapporto tra mondo del lavoro e ambiente: «Credo che ci sia finalmente una sensibilità nuova rispetto a questo tema e soprattutto una volontà di non contrapporla al mondo del lavoro». «Questo richiede di fare delle scelte, metterci delle risorse, considerare le bonifiche - ha concluso - come non elemento residuale, ma componente dello sviluppo e anche provare a reinterrogarsi seriamente sulla politica energetica».