Periodo limitato, ma...

Fca, stop al boom 500x e jeep la «cassa» torna anche a Melfi

di Francesco Russo

MELFI - Desta preoccupazione, la decisione della Fca di mettere in cassa integrazione nello stabilimento di Melfi anche i lavoratori delle linee Jeep Renegade e 500X. E nonostante si tratti di un periodo limitato - sei turni suddivisi tra l’ultimo fine settimana di febbraio ed i primi due di marzo - le organizzazioni di categoria temono che si crei un pericoloso precedente.

«Faremo richiesta - dice il segretario della Basilicata della Fiom-Cgil, Roberto D’Andrea - di un esame congiunto con Fca». I sei turni di cassa integrazione - che riguarderanno 6.322 lavoratori - sono stati motivati dall’azienda «con la necessità di adeguare i flussi produttivi alla temporanea contrazione della domanda di mercato». «Se si trattasse soltanto di un calo fisiologico - continua D’Andrea - sarebbe preoccupante ma comprensibile, perché siamo di fronte a vetture che sono sul mercato da a due anni ed è naturale che dopo un boom nelle vendite ci sia una fase di assestamento. Il problema, però, è che se questa contrazione fosse qualcosa di consolidato, si andrebbe a sommare alle difficoltà determinate dalla Punto, che è a fine ciclo. Non avendo Fca chiarito in che modo intenda sostituire il vecchio modello - prosegue D’Andrea - c’è il rischio che piova sul bagnato: al calo fisiologico si aggiungerebbe un problema di tenuta complessiva dello stabilimento. È chiaro poi che in questa fase, quelli più a rischio sono i circa 1800 lavoratori arrivati a Melfi negli ultimi due anni».

«I recenti dati - interviene Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim-Cisl - sono stati positivi. Adesso si sta verificando un fenomeno che è quasi normale: una fase di assestamento rispetto ad un biennio di sviluppo e di continua ascesa. Anche una minima variazione sugli ordinativi può determinare qualche problema. L’azienda - continua il sindacalista - parla però di flessione molto limitata, con la richiesta soltanto di sei turni di fermo per il primo trimestre».

Per Marco Lomio, segretario regionale della Uilm «il ricorso alla cig anche sui modelli Jeep Renegade e Fiat 500X rende non rinviabile un confronto con Fca. È necessario che la Punto venga sostituita da un nuovo modello Jeep che dia più certezza a livello occupazionale anche per le giovani generazioni che si sono affacciate in Fca e per tutto l’indotto». Intanto, gli oltre mille operai che sono impiegati sulla linea Punto sono in cassa integrazione dal 23 gennaio e vi rimarranno fino al 10 febbraio. Per loro, è in corso il quinto ciclo di stop produttivo da settembre.

Privacy Policy Cookie Policy