inquinamento a Taranto
Emiliano all'Ilva: «Non credo ci abbiano fatto vedere tutto»
TARANTO - «Non so se ci abbiano fatto vedere proprio tutto. Penso che i punti di maggior crisi siano rimasti un po' esclusi dal giro che abbiamo fatto: lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo aver visitato lo stabilimento Ilva di
Taranto con una delegazione della commissione Industria del Senato guidata da Massimo Mucchetti e con i commissari straordinari dell’Ilva Enrico Laghi e Corrado Carrubba. «Noi - ha aggiunto il governatore - abbiamo chiesto qualche integrazione, ma abbiamo anche capito che ci sono impianti ancora molto indietro, come i parchi minerali e i nastri trasportatori che trasportano il minerale. I nastri trasportatori sono al 60-65% e i parchi minerali a zero. I parchi minerali - ha spiegato il governatore - non hanno pavimentazione. Quindi, tutta l’acqua che viene impiegata per tenere basse le polveri sta scendendo nella falda che, purtroppo, è a un metro e mezzo».
C'è un «problema serio che riguarda i parchi minerali - ha detto ancora Emiliano - che peraltro nella stagione secca sono i principali responsabili dei wind days e di tutti gli eccessi di Pm10 che portano la mortalità di Taranto a vette molto elevate, come abbiamo dimostrato con le indagini epidemiologiche».
SENATORE MUCCHETTI: LA SITUAZIONE SEMBRA MIGLIORATA - «L'impressione che abbiamo ricavato è quella di un complessivo miglioramento, non ancora della fine del percorso, ma è stato fatto un pezzo di strada rispetto alla situazione che avevamo trovato quando eravamo stati in visita due anni e mezzo fa sia allo stabilimento che in prefettura, incontrando i rappresentanti della politica, delle istituzioni e della società civile di Taranto». Lo ha dichiarato il senatore Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria del Senato, parlando con i giornalisti al termine della missione di due giorni a Taranto.
«Abbiamo ascoltato - ha spiegato Mucchetti - il procuratore con i suoi sostituti, il sindaco, l’Arpa, i custodi giudiziari, il presidente della Provincia di Taranto, le organizzazioni sindacali, le associazioni ambientaliste, il direttore generale dell’Asl e Confindustria e abbiamo fatto un sopralluogo nello stabilimento al quale ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con il quale abbiamo fatto un audizione in loco, dentro la fabbrica. Abbiamo registrato dei miglioramenti perché, a partire dallo stabilimento, c'è tutta una serie di opere di ambientalizzazione che è stata fatta. Naturalmente, avremmo anche noi preferito, come tutti, a partire dagli stessi commissari e le organizzazioni sindacali, che fosse stato possibile fare di più e tuttavia abbiamo constatato come parecchio sia stato fatto». Il ritardo «rispetto ai cronoprogrammi della prima ora - ha affermato Mucchetti - è dovuto da una parte alla scarsità dei mezzi finanziari che in questi anni ha accompagnato il salvataggio di questa grande unità produttiva, e dall’altra parte l’oggettiva difficoltà di aggredire le fonti di inquinamento con lo stabilimento in marcia».