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A Taranto un «Cubo» per le imprese del futuro

Giacomo Rizzo

di GIACOMO RIZZO

TARANTO - La chiamano impresa del futuro. Fuori non c’è nemmeno l’asfalto, dentro c’è un progetto ambizioso che consente a liberi professionisti, startup e piccole aziende di lavorare insieme allo stesso tavolo, pur svolgendo attività differenti. C’erano anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco, Ippazio Stefàno, ieri all’inaugurazione del «Cubo», lo spazio di coworking che vede la luce nell’area Pip (insediamenti produttivi) di Talsano, all’interno della struttura Impr&Tal (Imprese e talenti), l’aggregazione di piccole e medie imprese nata nel 2000 con l’obiettivo - hanno spiegato Antonio De Padova e Cinzia Cardone, ideatori del progetto - di realizzare e condividere un programma congiunto di sviluppo. Oltre alla conferenza di presentazione, la mattinata è stata dedicata all’accoglienza e all’incontro tra studenti e aziende. Nel pomeriggio, invece, si è svolto un incontro formativo a cui ha preso parte Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.

La struttura si caratterizza per modernità e stile architettonico curato nei particolari con l’attenzione all’ecocompatibilità e all’utilizzo di fonti rinnovabili.
«Questo spazio - ha precisato Luca Grillo, responsabile dell’attività di Coworking - è rivolto a giovani, startupper, associazioni e professionisti. All’interno del Cubo Lab vogliamo far nascere nuove collaborazioni, nuove imprese, nuovi network. Partiamo mettendo in contatto i giovani con le aziende. Al momento sono 19 quelle insediate, ma puntiamo ad arrivare a 100 nei prossimi cinque anni. Quello che vogliamo fare è dare una serie di spazi condivisi e servizi a bassissimo costo, consulenza gratuita sullo sviluppo di nuove idee imprenditoriali e favorire questo dialogo per la creazione di nuove startup». È un’occasione «anche per le aziende del territorio - ha chiarito ancora - che hanno necessità di innovarsi».

Cardone (progetto Impr&Tal) ha illustrato l’iter che ha portato alla realizzazione dei capannoni nell’area Pip di Talsano in un comparto attrezzato dotato di centro direzionale capace di valorizzare le peculiarità delle aziende. «Dopo questo lungo percorso durato 18 anni, vogliamo lasciare - ha rammentato - questo modello di sviluppo realmente concreto in eredità ai giovani e alle donne su cui puntiamo. Una iniziativa che mi sta particolarmente a cuore è il progetto “Donne al cubo”, ideato da me e reso possibile grazie alla partecipazione di un gruppo di donne che sono mamme, impegnate con le proprie famiglie. E il primo problema è proprio il coordinamento tra il lavoro e la famiglia. Ci siamo dette: mettiamoci insieme per aiutare altre donne».
Il «Cubo», ha proseguito De Padova, è «un contenitore, un centro servizi. Il coworking ospiterà 50 giovani che potranno fittare la loro scrivania innanzitutto per incontrarsi, non solo attraverso i social, e poi per avere assistenza. In questi mesi sono già nati i primi quattro progetti. Anche gli enti locali devono sostenere lo sforzo di questi giovani che, anzichè scappare via da Taranto, si stanno mettendo in gioco».

All’interno della struttura ci sono spazi e contesti che consentono di sviluppare progetti, cooperare, socializzare ed entrare in contatto con le realtà imprenditoriali del territorio, condividendo progetti innovativi.
Il sindaco Stefàno, accompagnato dagli assessori comunali Cataldino e Guttagliere, ha parlato di «una bella realizzazione e un bell’esempio. Quando si lavora insieme per il bene comune, quando i giovani sono preparati e costanti nella loro azione, i risultati si ottengono. Questa - ha auspicato - è la partenza per la realizzazione di un grande sogno».

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