presentata proposta di legge

Consiglio regionale pugliese «Sostegno all'editoria»

BARI - «Un segnale di attenzione alle difficoltà dell’informazione, alle prese con la crisi del settore e alla salvaguardia dell’occupazione». Così è stata presentata oggi in conferenza stampa nel Consiglio regionale della Puglia la proposta di legge, sostenuta dalle forze politiche di maggioranza, «per la promozione e il sostegno pubblico al pluralismo e all’innovazione dell’informazione e della comunicazione regionale». All’incontro sono intervenuti i capigruppo Napoleone Cera (Popolari), Michele Mazzarano (Pd), Sabino Zinni (Emiliano sindaco di Puglia), Alfonso Pisicchio (La Puglia con Emiliano), il vicepresidente del Consiglio regionale, Peppino Longo (Popolari), l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, ed il presidente della Associazione della stampa di Puglia, Bepi Martellotta.

Diversi gli obiettivi della proposta di legge che punta - è stato spiegato - a sostenere le imprese e agli altri soggetti operanti nel settore dell’informazione e della comunicazione; ad incentivare l’occupazione; accrescere il processo di innovazione tecnologica del sistema delle telecomunicazioni e radiotelevisivo e del sistema di produzione e distribuzione e vendita dei prodotti editoriali; riconoscere la comunicazione istituzionale parte integrante dell’azione della pubblica amministrazione ed operare per promuovere un’informazione trasparente ed esauriente. Le risorse che concorreranno alla realizzazione di quanto previsto dalla proposta di legge - è stato detto - saranno recuperate da fondi europei, nazionali e del bilancio antonomo della Regione, che dovrà istituire un fondo regionale a sostegno dell’editoria. Spetterà alla Giunta regionale pugliese definire il programma degli interventi da finanziare nei limiti dello stanziamento annuale previsto, ripartendo le risorse disponibili fra le diverse categorie previste, tra le quali ci sono in particolare le emittenti pugliesi radiofoniche e televisive, anche web, oltre che i quotidiani, i periodici e le agenzie di stampa. Tra le condizioni per poter accedere il rispetto delle regole che disciplinano il settore, la corretta applicazione del contratto di categoria e la regolarità dei contributi previdenziali.

«Abbiamo presentato una proposta che guarda al sistema editoriale facendo riferimento al contesto retributivo, contributivo e lavorativo, sperando possa avere un iter veloce di approvazione», ha spiegato il capogruppo consiliare dei 'Popolarì, Napoleone Cera, primo firmatario della proposta di legge «per la promozione e il sostegno pubblico al pluralismo e all’innovazione dell’informazione e della comunicazione regionale», presentata oggi in Consiglio regionale.
«La proposta punta su due aspetti, ossia - ha aggiunto Cera - sulla qualità del prodotto, che la legge incentiva anche nella sua forma online, e sulla qualità del rapporto di lavoro, che la legge tutela, tanto da diventare requisito fondamentale per accedere alle risorse che la Regione metterà a disposizione».

Da parte sua il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo (Popolari), ha sottolineato che «l'intento è di aiutare le imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale, per favorire il pluralismo dei mezzi di informazione e di comunicazione, salvaguardando e promuovendo l’occupazione». Secondo il presidente della commissione regionale Lavoro, Alfonso Pisicchio (La Puglia con Emiliano) «la proposta tenta di dare risposte e opportunità chiare in un momento difficile per l'intero settore, causato dal calo di vendite, di lettori e di raccolte pubblicitarie». «Non sono molti - ha sottolineato il capogruppo del Pd, Michele Mazzarano - gli spazi consentiti alla Regione per poter intervenire, ma con questo strumento ci auguriamo di poter offrire un aiuto concreto al settore». Per il capogruppo di 'Emiliano sindaco di Puglia', Sabino Zinni «la libertà effettiva non può essere slegata dalla garanzia economica e dalla stabilità occupazionale».
L’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, ha infine sottolineato la disponibilità della giunta regionale a sostenere l'iniziativa.

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