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Fiat Punto in esaurimento
preoccupazione a Melfi

Fiat Punto in esaurimento
preoccupazione a Melfi

 
Francesco Russo

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Francesco Russo

Fiat Punto a Melfi

Sabato 19 Novembre 2016, 12:24

di FRANCESCO RUSSO 

MELFI - Tra cassa integrazione per gli addetti della linea Punto ed un pizzico di preoccupazione fra i tanti neoassunti che vorrebbero tenersi stretto il contratto firmato lo scorso anno, alla Fiat Chrysler Automobiles di Melfi ci si appresta a chiudere il 2016. Se da una parte la situazione è relativamente tranquilla, dall’altra non mancano i timori, anche perché la linea Punto è in via di esaurimento e non è stato ancora annunciato un terzo modello da affiancare alla Jeep Renegade e alla 500X. Sono finora tre, i cicli di cassa integrazione che hanno interessato gli addetti della Punto. Il primo ha coinvolto 1.071 dipendenti dal 26 settembre al 7 ottobre. Dal 24 ottobre al 4 novembre si sono fermati invece 1.120 operai. Lo stesso numero di lavoratori, sempre della linea Punto, sarebbe dovuto andare in cassa integrazione da lunedì prossimo fino al 9 dicembre. Proprio ieri, però, l’azienda ha annunciato la riduzione del periodo di sospensione, che inizierà sempre il 21 novembre, ma durerà tre giorni in meno (si lavorerà, quindi, il 5, 6 e 7 dicembre). Una buona notizia, senz’altro, motivata da «sopravvenute esigenze produttive».

Ma la riduzione del periodo di cassa integrazione non basta a tranquillizzare tutti, e soprattutto i circa 1.800 lavoratori assunti nel 2015. «Le prospettive di tanti operai - commento a Roberto D’Andrea, segretario della Basilicata della Fiom-Cgil - oltre a essere non chiare sono incerte, a causa del governo nazionale, che con il Jobs Act si è inventato una tipologia di lavoro falsamente a tempo indeterminato. Il problema delle prospettive è legato a cosa la Fca vorrà fare quando la Punto non verrà più prodotta. Quel modello durerà almeno un altro anno, ma auspichiamo che a Melfi ne arrivi un altro. Stiamo vivendo una situazione precaria, e ne risentono tanto i vecchi quanto i nuovi assunti: siamo in attesa di capire quale sarà il piano industriale dell’azienda, anche perché, c’è una vasta platea di lavoratori fintamente a tempo indeterminato, liberamente licenziabile dopo tre anni».

«L’azienda - evidenzia Gerardo Evangelista, segretario della Fim-Cisl lucana - in questo momento è satura, tanto che circa 150 lavoratori stati mandati come trasfertisti a Termoli o in altre aziende del gruppo per dare una mano. Dei 1800 assunti nel 2015 - mette in chiaro - nessuno ha perso il lavoro. Ma una piccola parte, parliamo di una ventina di lavoratori laureati è andata via dopo aver trovato un’occupazione più congeniale al proprio percorso di studi». «A Melfi - interviene il segretario regionale della Uilm-Uil, Marco Lomio - la situazione è tranquilla, almeno per quel che riguarda i suv. I 1800 assunti del 2015 ormai fanno parte a pieno titolo della Fca e quindi non devono avere alcun timore. Quello che ci preoccupa, invece, è la situazione della linea Punto».

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