di NICOLA MORISCO
BARI - «Ambasciatore della Città e della Terra Metropolitana», è la scritta incisa sul riconoscimento, manco a dirlo a forma di vecchio long playing (lp o 33 giri) che la città Metropolitana di Bari, per mano del sindaco Antonio Decaro e del sindaco Michele Abaticchio, hanno consegnato ieri a Stefano D’Orazio, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian e Riccardo Fogli, ovvero i Pooh. La band, com’è noto, doveva esibirsi al Palaflorio solo questa sera, ma le innumerevoli rischieste hanno costretto prima a raddoppiare, domani, poi adirittura a triplicare con il concerto di mercoledì 2.
La cerimonia di consegna è avvenuta ieri nel salone dell’ex Posta Centrale, letteralmente presa d’assalto dai fan della band più longeva della musica italiana. Coordinato dalla giornalista e speaker di Radionorba Stefania Losito, l’incontro è stato aperto dalle parole del sindaco Decaro che ha detto: «Ringrazio il quintetto per essere venuti a Bari per ben tre giorni di sold out e, soprattutto, per essere qui a ritirare questo premio che rappresenta l’amore e l’affetto che da sempre il pubblico barese ha nei vostri confronti. Un riconoscimento che la città dedica a una band che ha segnato la vita di diverse generazioni». Poi, il Magnifico Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio, sottolineando l’entusiasmo del pubblico in sala, ha detto: «Siamo tutti ansiosi di assistere alla vostra performance live».
Rispetto al riconoscimento che la Città Metropolitana di Bari ha voluto consegnare alla band, Red Canzian risponde che: «È sempre bello che qualcuno ti riconosca qualcosa per quello che hai fatto in tanti anni. Abbiamo seguito il nostro sogno per 50 anni e vederlo premiato in questo lungo finale e lungo abbraccio, è una cosa sicuramente molto bella e importante». Canzian, poi, non nasconde che sin dagli inizi della loro carriera Bari «è sempre stata una terra legata a noi in maniera incredibile. Lo hanno dimostrato anche per questo tour che, partito con una sola data, ha richiesto ben tre concerti. C’è tanto amore e passione nei nostri confronti, credo che la Puglia sia una delle regioni che ama di più i Pooh insieme alla Sicilia, Campania, Veneto, Lombardia e Piemonte».
Rispetto all’annunciato sciglimento della band dopo il 31 dicembre, Red è categorico: «Non ci sarà nessun ripensamanto, non abbiamo preso in giro la gente. Far soffrire annciando lo scioglimento dopo 50anni di attività, per poi tornare non è da noi».
D’Orazio ha risposto sul premio Nobel assegnato a Bob Dylan. «Quelli che dicono che è un canzonettaro – afferma D’Orazio -, vuol dire che non riescono ad andare al di là di certe logiche. Spesso una canzone-poesia, può dire molto di più di alcuni filosofi». Dodi Battaglia, invece, si è soffermato sugli ascolti musicali: «Ascolto Rossini, Wagner, Debussy ed EL&P». Dal pubblico arriva una domanda su quanto ha contribuito la morte di Valerio Negrini (fondatore storico, autore e «sesto Pooh» dietro le quinte) alla sciogliemento della band. «Ci ha influenzato – commenta Roby Facchinetti -, ma la scelta è nata con il cinquantennale della band e che la nostra storia deve finire con le luci accese». Riccardo Fogli racconta: «Sto vivendo un anno eccezionale con questi grandi uomini».