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Mafia, omicidio Sifanno a Bari: chiesti tre ergastoli
BARI - Il procuratore aggiunto di Bari, Roberto Rossi, ha chiesto tre ergastoli per altrettanti imputati accusati dell’omicidio del pregiudicato Donato Sifanno, compiuto il 15 febbraio 2014 nel quartiere San Paolo del capoluogo pugliese.
Nel processo, che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli, sono imputati per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’aver favorito un’associazione mafiosa, il boss Giuseppe Misceo, ritenuto il mandante, suo figlio Paolo, e il pregiudicato Nicola Abbrescia. Altre quattro persone accusate dello stesso delitto, tra cui il presunto esecutore materiale Emanuele Grimaldi, sono attualmente a processo con il rito ordinario.
Secondo l’accusa, la vittima, nipote del boss del rione Giovanni Mercante e già sfuggito a due precedenti agguati, fu raggiunta da 18 colpi di kalashnikov mentre era a bordo della sua auto. Movente dell’omicidio sarebbero stati contrasti interni alla criminalità organizzata per il predominio del clan Misceo nel quartiere.