A Gallipoli

Emiliano sul referendum «La riforma? È pessima»

GALLIPOLI (LECCE)  - «Ho studiato e sto studiando la riforma, che dal punto di vista tecnico, parlo da giurista, è pessima. È scritta molto male con mille difetti che renderanno secondo me il funzionamento della Repubblica ancor più complicato, farraginoso e pieno di dubbi di quanto non sia oggi: perché la materia costituzionale è molto delicata. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto oggi a Gallipoli alla festa nazionale dell’Udc, per partecipare alla tavola rotonda sul tema 'Riforma da riformarè. «Questa - ha aggiunto - è la prima questione. Poi c'è la vicenda politica dove la riforma costituzionale incide su un assetto ed è legittimo che i partiti discutano. E siccome ormai non si vota più per squadra, ma si vota per coscienza, ciascuno nei partiti farà quello che gli pare, voterà si o no».

«Mi pare che il presidente Napolitano ad un certo punto ha capito che il combinato disposto della riforma costituzionale e della legge elettorale è devastante. Cioè crea un mutamento della natura della Repubblica che è inaccettabile. Spero che cambino questa legge e che questo cambiamento renda in qualche modo non dico migliore perché non sarà possibile, però comunque consenta per esempio anche un ripensamento sulla riforma costituzionale». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto oggi a Gallipoli alla festa nazionale dell’Udc, per partecipare alla tavola rotonda sul tema 'Riforma da riformarè. "Ho suggerito - ha concluso il governatore - un time out, perché quando una cosa divide tanto il paese, e questa cosa è la riforma della costituzione, andare avanti a testate e a testa bassa non mi pare la migliore delle tecniche. Io penso che si possa mettere a buon frutto quello che il parlamento ha fatto sino ad oggi per pensarci ancora meglio e senza forzare la mano».

Intervenendo alla festa nazionale dell’Udc, Emiliano ha parlato anche di turismo ricordando l’intervento del premier, Matteo Renzi, che ieri a Bari, in Fiera del Levante, ha citato il «modello Baleari». Emiliano ha sottolineato che lo «stesso Renzi, nel difendere la riforma costituzionale nella parte in cui sottrae alle Regioni la promozione turistica, ha citato le isole Baleari come modello cui tendere per numeri e modalità di promozione».

Emiliano ha precisato di avere «chiaro che le Baleari sono una regione spagnola a statuto autonomo e con significative agevolazioni di natura fiscale per gli imprenditori del settore turistico». «E sono, quindi - ha concluso - l’esempio più riuscito di come la promozione turistica possa e debba essere gestita con il maggior livello di prossimità possibile al territorio».

Privacy Policy Cookie Policy