ROMA - «Quello che sappiamo è che ci sono delle indagini a cura della procura di Bari, perché alcuni elementi legati alla strage di Nizza portano a fare indagini in Puglia. Questo è quello che possiamo affermare e non possiamo certo dire che la Puglia sia il parco per i terroristi in Italia». È quanto ha affermato il Procuratore nazionale antiterrorismo Franco Roberti durante la trasmissione 24Mattino su Radio 24. Roberti continua: «Che la persona fermata in Francia sia passata in Gravina è noto, ora ci saranno le indagini per capire il contesto in cui si è mossa questa persona».
Sulla polemica con il ministro Alfano in merito alle indagini di Gravina, il procuratore nazionale antiterrorismo commenta: "Non è questione di fare polemica. In questo momento tutte le istituzioni sono chiamate a fare il massimo sforzo per assicurare un contrasto efficace a questi fenomeni. Dobbiamo essere consapevoli tutti insieme dell’estrema delicatezza del momento - continua Roberti - e poi della necessità di non fare circolare informazioni in modo intempestivo. Non faccio riferimento al caso concreto, ma in generale la regola è di fare le indagini in modo assolutamente riservato parlandone dopo che si sono concluse, perché chi ha interesse a sapere in anticipo queste cose potrebbe regolarsi di conseguenza e prendere un vantaggio nelle indagini».
Il 4 luglio il presidente Renzi ha detto che sono stati sventati due o tre attentati grazie all’intelligence. Su questa affermazione Roberti risponde a 24Mattino su Radio 24: «A noi non risulta, perché tutto ciò che fa parte della prevenzione che consente di sventare gli attentati può anche non entrare nel circuito comunicativo delle istituzioni».