strage terroristica

Nizza, altri due fermi L'Isis rivendica la strage Rintracciati alcuni italiani

ROMA - Un uomo e una donna sono stati fermati dalla polizia francese nell’ambito delle indagini per la strage a Nizza. Lo riferisce Bfmtv. Ieri erano stati interrogati l'ex moglie dell’attentatore e altre quattro persone vicine a lui. 

«Almeno uno dei destinatari» degli sms inviati da Bouhlel prima della strage di Nizza «è tra gli individui fermati dalla polizia» francese: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate da BFM-TV, precisando che l'autista killer inviò «diversi sms» relativi alla «fornitura d’armi pochi minuti prima» di passare all’azione.

Intanto, emergono nuovi particolari. Mohamed Lahouaiej-Bouhlel aveva effettuato un sopralluogo sulla Promenade des Anglais nei giorni che precedettero la strage, il 12 e 13 luglio: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate da Europe 1. L'autista killer è stato individuato grazie alle telecamere della videosorveglianza . «E' possibile vederlo al volante del camion mentre osserva i luoghi molto attentamente», dice la radio.

Arriva anche la testimonianza di uno dei poliziotti che ha risposto al fuoco del terrorista. «Ho sparato per neutralizzarlo, ho sparato fino a che non si muovesse più». Verso le 22:45 - si legge nei verbali - i tre agenti ricevono una chiamata dalla centrale. Vengono informati che un tir è entrato nella Promenade des Anglais e avanza sul marciapiede. Loro lo vedono da lontano, investe le persone come fossero birilli.

Il mezzo pesante di 19 tonnellate ha già effettuato due chilometri di strada falciando tutto quello che trova sul suo cammino. Arrivati all’altezza del mezzo, i tre poliziotti si accorgono di un civile, sul marciapiede, che cerca di intervenire, in un atto eroico, per fermare Mohamed Bouhlel. Esplode un primo colpo, il veicolo si ferma. L’autista-killer ha aperto il fuoco contro i poliziotti.

Questi replicano. Tra loro, c'è un agente in servizio da nove anni, si nasconde dietro a una palma. «Ho sparato per neutralizzarlo, ho sparato fino a che non si muovesse più», racconta nella testimonianza riportata da RMC. I tre agenti hanno sparato 27 volte. Come già emerso nei giorni scorsi Bouhlel è stato ritrovato morto nella cabina, dal lato del passeggero.

Intanto, si sta riducendo la lista degli italiani ancora non rintracciati. L’Unità di crisi della Farnesina, che è stata attivata nella città francese,  non ha aggiunto però ulteriori dettagli. Ieri sera erano ancora una ventina i cittadini italiani di cui non si avevano notizie. Le operazioni di riconoscimento delle vittime dell’attentato della Promenade des Anglais «sono delicate e complesse», le autorità francesi stanno adottando "una procedura molto lunga ma molto precisa. I corpi erano in uno stato irriconoscibile e i francesi prima di dare informazioni vogliono essere sicuri. Noi stiamo ricevendo lo stesso trattamento che ricevono tutti i miei colleghi stranieri», ha detto stamani il console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi, facendo il punto della situazione. 

In quanto alla matrice dell'attentato, è stato lo Stato islamico a scioglierlo ieri: Mohamed Lahoujaiej Bouhlel «è uno dei nostri soldati», è stata la rivendicazione. La strage di Nizza, 84 morti e 121 feriti ancora ricoverati, è opera loro anche se - ha detto Jean-Yves Le Drian, ministro della Difesa - "l'Isis non organizza» ma si limita «ad instillare lo spirito terrorista».

Fonti vicine alle indagini ieri mattina frenavano facendo sapere di non aver trovato per il momento alcuna prova concreta che l’attentatore abbia dichiarato la sua adesione o giurato fedeltà all’Isis, come di solito fanno i terroristi prima di morire da «martiri».
Comunque, sotto shock per l’ennesimo massacro di innocenti, la Francia ha rafforzato le misure di sicurezza in tutto il Paese, ha annunciato il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve.

La strage della Promenade des Anglais ha aperto fronti nuovi del terrore in Francia: da un lato quello della famosa unità nazionale o repubblicana che aveva fin qui tenuto e che stavolta è andata in frantumi solo qualche ora dopo l’attentato. Poi quello di un tipo di attentato «nuovo» - ha ammesso Cazeneuve - commesso da un killer che ha agito da solo, «senza collegamenti, senza armi pesanti e senza essere noto ai servizi come jihadista o radicalizzato». Le cui mosse, quindi, erano difficilissime o impossibili da prevedere.

E’ proprio questo aspetto, al confine fra il «marginale», il "depresso» o addirittura «l'imbecille» - come emerso dalle varie testimonianze - e lo spietato terrorista che fa strage di bambini, a preoccupare di più le autorità francesi. Colui che l'Isis definisce un suo «soldato» avrebbe condotto l’azione «in risposta agli appelli a colpire la popolazione degli Stati della coalizione che combatte lo Stato islamico», annuncia Daesh.

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