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Puglia «terra promessa» attesa ondata di profughi

 
Puglia «terra promessa» attesa ondata di profughi

Le Prefetture al lavoro con i bandi per la prima accoglienza

Lunedì 29 Febbraio 2016, 11:32

14:34

La Puglia si prepara a reggere la possibile onda d’urto derivante dallo spostamento verso l’Adriatico delle rotte dei migranti bloccati al confine tra la Grecia e la Macedonia. Sono al vaglio delle Prefetture di Lecce e Bari le domande di adesione alle gare con le quali si proverà ad allargare la rete di prima accoglienza per richiedenti protezione internazionale. A Lecce i posti salgono a 1.333. Durante questa settimana, la commissione di valutazione leccese tornerà a riunirsi per velocizzare le procedure relative al bando pubblicato il 12 gennaio scorso e chiuso il 29 gennaio. Servirà a coprire il periodo che va dal 1° marzo al 31 dicembre 2016.

Ai 388 posti attualmente occupati se ne aggiungono 788 previsti dal nuovo capitolato, con la possibilità di un ulteriore 20 per cento che potrebbe essere fornito dai gestori. Il totale dei nuovi posti, dunque, è di 945. Anche con un’eventuale emergenza in vista, non è detto che si riuscirà a coprire per intero il fabbisogno: il precedente bando prevedeva 716 posti, ma di fatto ne sono risultati idonei meno di 400. Si viaggia, ad ogni modo, verso un modello di ospitalità diffusa: residenze dalla capienza massima di dieci o venti persone, proprio per evitare la creazione di ghetti e rendere le situazioni più gestibili.

Non si tratterà solo di garantire vitto e alloggio, perché il modello di sostegno è più articolato, secondo le indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno, che punta ad adeguare l’accoglienza temporanea a quella integrata offerta dagli Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo politico). Gli aggiudicatari, dunque, dovranno fornire la mediazione linguistico-culturale; l’assistenza sanitaria; il servizio di pulizia ed igiene ambientale; l’orientamento e accesso ai servizi del territorio, compresi l’inserimento scolastico dei minori e l’istruzione degli adulti; la formazione e riqualificazione professionale; l’orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo e sociale, oltre che la tutela legale e quella psico-socio-sanitaria. A loro spetta anche l’erogazione del «pocket money» nella misura di 2,50 euro a testa al giorno. Non sono dettagli: centinaia di migranti rischiano di rimanere parcheggiati nelle strutture di accoglienza, nell’attesa di ottenere il riconoscimento dello status di rifugiati.

Il ministro dell'Interno, Alfano, è a Bari per presiedere un vertice regionale sulla sicurezza pubblica

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