Confisca a un andriese
Aveva beni per un milione era «mantenuto» dal Comune
Una lussuosa villa, auto, moto e una attività commerciale per un valore di un milione di euro sono stati confiscati dai Carabinieri di Andria a un andriese 48enne pregiudicato (per reati di droga) che dichiarava un reddito di appena 650 euro mensili e beneficiava dell'assegno del Comune. Le attenzione dei militari, coordinati dal Tribunale di Trani, si erano concentrate nei confronti dell’uomo già da qualche anno, arrivando al sequestro dei suoi beni mobili ed immobili, senza facoltà d’uso, intestati in parte anche alla moglie 40enne e al figlio di 23, già nel gennaio 2015.
L’iter processuale, però, ora ha confermato l’ipotesi degli investigatori, giungendo alla confisca di tutto. All’interno della faraonica abitazione vi erano, oltre ad elettrodomestici di ultima generazione, quadri antichi, arazzi, cantinette per vini prestigiosi, e addirittura un’intera sala bar, con apposito bancone attrezzato con “spillatore” per birra: un tenore di vita – hanno rivelato gli accertamenti patrimoniali curati dai carabinieri dell’Aliquota Operativa – assolutamente inadeguato alla “figura fiscale” del pregiudicato andriese, che mensilmente dichiarava 658 euro, comprensivi dell’indennità di disoccupazione e degli assegni familiari elargiti dal Comune.