Per quanti la videro uscire per l'ultima volta sorridente dall'atrio della scuola, il liceo ginnasio «Q. Orazio Flacco» di Potenza, in quel lontano 1993, la scelta della famiglia Claps di stabilire il 1° luglio la camera ardente di Elisa nell'aula magna del suo Liceo, appare giustamente motivata dal desiderio di ricollegare, a 18 anni dalla sua scomparsa, il filo simbolico del destino spezzato troppo presto e tanto tragicamente di quest'adolescente potentina che rimarrà per sempre, anche quando sarà fatta pienamente chiarezza, il simbolo di una lacerazione grave in una città che, pur nel tempo cresciuta, ha spesso pensato d'essere ancora capace di quel controllo sociale che le comunità solidali, in una sorta di vicinato allargato, offrono ai piccoli, agli adolescenti, ai più deboli, una difesa dai rischi della vita quotidiana. Quel controllo sociale è venuto meno, la comunità si è slabbrata pericolosamente e per lungo tempo, lasciando in tanti la convinzione che non potesse esserci più saldatura, se non almeno attraverso la luce della verità e della giustizia.
E, comunque, pur essendo forte la volontà di ricostruire sulla base della verità e della giustizia ormai quasi raggiunte, nulla e nessuno potrà risarcire nel profondo questa ferita. Dobbiamo dircelo, la verità e la giustizia sono balsami essenziali al dolore, compenso dovuto e giusto alla pena di ogni attimo, di ogni giorno, di ogni anno dei 18 trascorsi dalla scomparsa di Elisa, ma la cicatrice rimarrà visibile, radicata nella storia della città, e dovrà rimanere visibile, perché il tempo non si porti via il calvario di Elisa e della sua famiglia, ma lasciandolo vivo nella memoria, faccia in modo che nulla di quanto è accaduto possa ancora accadere.
Elisa, dunque, torna, dopo la pausa delle analisi e delle perizie, nella sua città, torna nel suo Liceo, immersa nel candore della verità, così come l'hanno sempre immaginata quanti hanno avuto fiducia in lei, nella sua famiglia, quanti hanno collaborato, ciascuno a suo modo, a riannodare il filo della sua vita. Il sindaco Santarsiero nel Consiglio comunale del 28 giugno ha decretato il lutto cittadino per Elisa nel giorno del suo funerale, il 2 luglio. «18 anni di strazio per la famiglia Claps. - ha detto - Abbiamo ritenuto che quello fosse il giorno nel quale la città si stringe attorno a una sua figlia. Chiediamo alla fine della vicenda la verità tutta intera, qualunque essa sia. Potenza non è omertosa, condanna fenomeni di questo tipo in maniera netta, senza incertezze. È una città che non offre coperture e che saprà lanciare un messaggio forte di riconciliazione». Riconciliazione, questo si chiede da più parti, ed è giusto chiederlo, ma nessuna riconciliazione passi sopra il dolore senza tempo della perdita di una giovane vita, sopra l'indignazione per una verità troppo a lungo negata. Oggi, accanto ad Elisa, è il tempo del pianto per tutti. Del pentimento per chi non ha fatto quanto doveva fare.
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ORE 11:42 - OGGI LA CAMERA ARDENTE NEL LICEO DI ELISA
Sarà aperta alle ore 16, a Potenza, la camera ardente di Elisa Claps, allestita nel Liceo classico “Quinto Orazio Flacco”, la scuola frequentata dalla studentessa potentina uccisa il 12 settembre 1993.
I funerali invece saranno celebrati domani mattina, alle ore 9.30, all’ aperto, in piazza Don Bosco, come voluto da mamma Filomena e dove sono attese diverse migliaia di persone. In segno di lutto i negozi saranno chiusi durante lo svolgimento della cerimonia.
Stamani, la famiglia Claps si è recata all’Istituto di medicina legale di Bari, dove il professor Francesco Introna, riconsegnerà i resti della ragazza, ritrovati il 17 marzo del 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza.
In attesa dell’arrivo della salma, al Liceo “Flacco”, stamani, sono cominciati i preparativi per l’allestimento della camera ardente che sarà ospitata nell’aula magna dell’istituto.
ORE 11:55 - LA SALMA RESTITUITA ALLA FAMIGLIA IN VIAGGIO VERSO POTENZA
A quasi 18 anni dalla scomparsa e dall’omicidio della ragazza e ad oltre un anno dal ritrovamento del cadavere, la salma di Elisa Claps è stata restituita questa mattina alla famiglia nella sede dell’Istituto di Medicina legale di Bari. In un contesto di profonda commozione, la salma è stata sistemata in una bara e poi collocata su un carro funebre, ora in viaggio verso Potenza. Dietro al feretro, vi sono altre automobili sulle quali hanno preso posto i familiari di Elisa. Il corteo arriverà nel primo pomeriggio a Potenza, dove sarà allestita una camera ardente. I funerali si svolgeranno domattina, all’aperto per volontà della famiglia, alle ore 9.30.
ORE 18,37 - CENTINAIA DI PERSONE NELLA CAMERA ARDENTE
Sono centinaia le persone che, dalle ore 16, stanno affollando la camera ardente di Elisa Claps, allestita nell’aula magna del liceo classico di Potenza, dove i boy scout e gli alunni dello stesso istituto hanno creato un «cordone» intorno alla bara e ai famigliari della studentessa potentina.
Sopra la bara bianca è proiettata una gigantografia di Elisa: si tratta di una delle foto che hanno accompagnato i 17 anni della scomparsa della ragazza, che, quando si persero le sue le tracce nel 1993, aveva 16 anni. Gli alunni del liceo «Flacco» indossano una maglietta blu con una frase di Tucidide con caratteri greci sulla schiena (la traduzione italiana è «Possesso per sempre»).
Entrando nell’aula magna, numerose persone si fermano davanti alla bara (intorno vi sono fiori bianchi e peluche), la toccano, si fanno il segno della croce e poi restano commossi in preghiera. All’esterno del liceo classico vi sono molti giornalisti, operatori e fotografi.
ORE 19 - IL SINDACO: TOGLIERE LA TARGA DALLA SCALA DEPISTAGGI
Domani, al termine dei funerali, il Comune di Potenza toglierà la targa affissa il 12 settembre 2006 (giorno del 13/o anniversario della scomparsa) su una scalinata di via IV novembre, a pochi metri da casa Claps, dove un testimone disse di aver visto Elisa intorno alle ore 13.45 di domenica 12 settembre 1993.
Lo ha annunciato il sindaco, Vito Santarsiero, che poco fa ha fatto visita alla camera ardente. Negli anni la testimonianza era stata ritenuta credibile, ma dopo la scoperta del cadavere nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, i periti hanno accertato che a quell'ora la ragazza era già stata uccisa: «Quella targa era lì – ha spiegato il sindaco – a monito della intera vicenda, per rappresentare gli elementi di depistaggio che l’hanno accompagnata. Con il funerale e la sentenza inglese – ha proseguito Santarsiero – la targa può essere rimossa, pur restando prioritaria la richiesta di verità per l’intera vicenda».
All’interno della camera ardente, il sindaco si è fermato a lungo davanti alla bara e con i famigliari di Elisa e ha abbracciato mamma Filomena: «Oggi – ha concluso Santarsiero - è una giornata di grande tristezza e dolore per la città».
ORE 21,30 - CHIUSA LA CAMERA ARDENTE
Con trenta minuti di ritardo, a causa dell’elevato numero di persone, è stata chiusa alle ore 21.30 la camera ardente di Elisa Claps, allestita nel Liceo Classico di Potenza.
Poco prima della chiusura della camera ardente a Potenza è arrivato anche il leader nazionale di 'Liberà, don Luigi Ciotti, che ha parlato a lungo con la madre di Elisa Claps, Filomena Ienna, e con gli altri familiari della ragazza.
Domani alle ore 9.30 saranno celebrati in piazza Don Bosco i funerali della giovane potentina uccisa il 12 settembre 1993.