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Incidente sulla microcar in via Tatarella, per la 16enne Sofia dichiarata la morte cerebrale

Luca Natile

La ragazza ha avuto la peggio nell’impatto con una Volvo: era in coma irreversibile al Policlinico. Indagini in corso

BARI - Aveva appena 16 anni Sofia, ed ha perso la vita dopo che in via Tatarella è stata schiacciata dalle lamiere della sua microcar, un quadriciclo leggero marca Aixam, con cilindrata inferiore ai 50cc che può essere guidata a partire dai 14 anni a condizione di aver conseguito un patentino Am. Seduta accanto a lei, sul sedile del passeggero c’era una amica di 18 anni appena compiuti che l’urto ha scaraventato fuori dalla microcar. La seconda ragazza si trova ora ricoverata al Policlinico in prognosi riservata, non corre pericolo di vita.

In circostanze e per ragioni che gli agenti della Polizia locale stanno ricostruendo, la minicar, in movimento nel tratto compreso tra la rotatoria di Poggiofranco e il rondò del supermercato Lidl, è finita contro una Volvo il cui conducente è rimasto illeso. I Vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere la giovane conducente esanime. Il piccolo abitacolo, dal lato guida, si è accartocciato incastrando la ragazza. Trasportata in codice rosso è arrivata al Policlinico in una condizione di completa mancanza di reattività delle pupille alla luce e di perdita delle funzioni vitali. In questo stadio, purtroppo, il cervello non presenta più attività elettrica e il paziente viene dichiarato in coma irreversibile. La morte è stata dichiarata nella tarda serata di ieri martedì 27 maggio.

I rilievi eseguiti dagli agenti della Polizia locale che hanno raccolto le testimonianze del conducente della Volvo e della passeggera della microcar consentiranno di ricostruire l’esatta dinamica dello scontro e individuare ipotetiche responsabilità. L'ipotesi è che la Volvo, guidata da un conducente giovane che poi si è fermato subito dopo l'impatto, abbia tamponato o sia stata tamponata dalla microcar.

Bilancio 2025 È sempre più alto il tributo in vite umane che Bari sta pagando alla strada. Sono trascorsi esattamente 147 giorni (a ieri) dall’inizio dell’anno ed è già salito a 16 il numero delle vittime di sinistri stradali. Tra loro ci sono 6 «utenti deboli» della strada: un motociclista di 30 anni a Noicattaro, un ragazzo di 16 anni e una donna 31 che viaggiava sulle loro moto finite fuori strada; un operaio di 59 anni travolto dal suo stesso furgone da dove era sceso per aprire un cancello, nelle campagne di Conversano, un migrante di 32 anni del Bangladesh che stava cercando di attraversare a piedi la ss16 nel territorio di Cozze e un ciclista di 56 anni travolto sulla sp 231 in territorio di Corato. Tutti gli altri sono morti nello schianto delle loro automobili.

Nei primi quattro mesi del 2024 e del 2023 il numero delle persone che hanno perso la vita è stato praticamente identico al 2025.

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