Il caso bari

«Emiliano e Decaro saranno ascoltati in commissione parlamentare antimafia entro aprile»

L'annuncio della presidente Colosimo (FdI): «Oggi riunione per decidere il calendario». Verso l'audizione anche la presidente del tribunale prevenzione Bari

BARI - «I tempi della Commissione sono complicati perché si devono incastrare con l'Aula e con le disponibilità degli auditi, io credo che il mese di aprile sia quello opportuno, anche se non credo che» il sindaco Antonio Decaro e il governatore Michele Emiliano "saranno le prime persone che sentiremo. L'ufficio di presidenza c'è oggi, quindi il calendario verrà stilato anche in base alle richieste che mi verranno sollecitate».

Lo ha detto la presidente della commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, ospite del Forum Adnkronos al Palazzo dell'Informazione di Roma, precisando che il timing per audire il primo cittadino e il presidente della Regione Puglia è quello del mese corrente. «L'audizione del sindaco Decaro e del governatore Emiliano sono state richieste e verranno sicuramente calendarizzate, perché io cerco, tranne su questioni tecniche che mi impediscono di convocare alcune persone - spiega Colosimo -, di venire incontro alle esigenze di tutti e fare il lavoro più ampio possibile. Quindi sicuramente» Decaro e Emiliano «sono tra le persone che verranno sentite, anche se devo fare una specifica: su Emiliano» l'audizione richiesta «non è attinente all'indagine in sé per sé", perché il nome del governatore «non risulta in nessuna carta, ma è più una questione che attiene la Commissione per via delle dichiarazioni fatte». 

LA FRASE INCRIMINATA

Tutto nasce dalle parole pronunciate sabato 23 marzo dal palco della manifestazione di piazza Ferrarese convocata da Antonio Decaro come reazione all'annuncio della nomina di commissari per verificare le infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari. Emiliano ha raccontato che nel 2010, quando Decaro era un giovane assessore esterno nella sua giunta, qualcuno a Bari vecchia lo minacciò mentre faceva i sopralluoghi per la chiusura al traffico. «In due andammo a casa della sorella di Antonio Capriati, che era il boss di quel quartiere, e andai a dirle che questo ingegnere è assessore mio e deve lavorare perché c’è il pericolo che qui i bambini possano essere investiti dalle macchine. Quindi, se ha bisogno di bere, se ha bisogno di assistenza, te lo affido». Una frase che già sabato sera ha scatenato un polverone: Decaro ha però smentito che quell’incontro sia mai avvenuto.

Verso audizione Antimafia del pres. tribunale prevenzione Bari

Il presidente della sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Bari, Giulia Romanazzi, potrebbe essere ascoltato in audizione dalla commissione parlamentare antimafia la prossima settimana in merito ai rischi e alle ipotesi di infiltrazioni mafiose nella città. È quanto emerso dall’ufficio di presidenza della stessa commissione, che si è riunito oggi.

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