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Incidenti lavoro, Uil Puglia: «Sono spesso veri e propri omicidi»

Redazione online

Il segretario Franco Busto: «Secondo i dati Inail c'è una crescita del 50%. Occorrono risorse per le azioni degli ispettori ed è necessario riscrivere le regole della sicurezza»

BARI - «Gli infortuni sul lavoro non sono quasi mai dettati dalla fatalità, ma frutto di inadempienze, della prevalenza del profitto ad ogni costo sulla vita umana. Sono, spesso, veri e propri omicidi». Lo dice in una nota il segretario generale della Uil Puglia, Franco Busto, in occasione della giornata dedicata alla sicurezza nei luoghi di lavoro, commentando i dati resi noti dall’Inail da cui si evince, dice, "una crescita del 50% degli incidenti sul lavoro». Una situazione che Busto definisce «una beffa annunciata, che il sindacato purtroppo denuncia, spesso inascoltato, da anni».

«Certo - continua - grazie alla nostra pressione abbiamo incassato l’assunzione di nuovi ispettori, ma non basta. Occorrono risorse per mettere i nuovi ispettori nelle condizioni di incidere davvero, è necessario, soprattutto, riscrivere le regole e valorizzare le aziende che rispettano le regole e applicano le leggi sulla sicurezza e i contratti nazionali, penalizzando chi non lo fa, cominciando con l’esclusione di queste ultime dai bandi pubblici».

«In Puglia - sottolinea il sindacalista - qualche passo in avanti si è fatto, grazie a una interlocuzione serrata con la Regione Puglia, che porterà a un incremento dal 5 al 6% dell’attività Spesal, pari a circa 1000 aziende controllate in più». «Ma ci sarebbe altro da fare - continua Busto - monitorare con la massima attenzione l’attività di alternanza scuola-lavoro, efficientare la rete infrastrutturale e dei trasporti pubblici per ridurre gli infortuni in itinere, mettere a sistema una banca dati regionale per comprendere in anticipo le tendenze e intervenire in maniera più tempestiva».

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