Il caso
Gallipoli, guardia medica chiusa mancano i camici bianchi
Non saranno presidiati anche gli ambulatori di
GALLIPOLI - Oggi, dalle 8 alle 20, la porta del servizio di guardia medica ospitato presso la sede del distretto sanitario del lungomare Marconi sarà sbarrata. Gli utenti non potranno beneficiare delle prestazioni fornite dal medico in loco, ma avranno a disposizione un numero di telefono - 0833.281691 recita il cartello affisso sulla porta della sede del Distretto - perché, limitatamente a tale turno di lavoro, il servizio sarà aggregato alla guardia medica di Alezio, situata in via Dante Alighieri. Alla quale gli utenti potranno rivolgersi per triage telefonico, consulenze o anche visite mediche in quell’ambulatorio.
Alcuni cittadini hanno chiesto perché, considerato l’alto numero di turisti presenti in città, la Asl non abbia privilegiato la guardia medica cittadina rispetto a quella di Alezio, sicuramente destinataria di una minore richiesta di prestazioni. A quanto si è appreso, ciò non è consentito dal contratto di continuità assistenziale sottoscritto da ciascun medico e valido per la località scelta e assegnata.
Nell’ambito del Distretto, oggi non saranno presidiate neppure le guardie mediche di Melissano, dalle ore 14 alle 20, e di Taviano, dalle ore 20 alle 8 di domani; gli utenti potranno rivolgersi a Racale (telefono: 0833.552776). E non si tratta neppure dell’unica limitazione rispetto ai servizi sanitari assicurati in passato dalla Asl: quest’anno, la postazione medica di assistenza ai turisti non ha aperto i battenti né a Mancaversa, né nel centro storico di Gallipoli.
In città, però, il servizio turistico estivo è stato attivato presso l’anzidetta sede della guardia medica. In pratica, ciò significa che gli utenti usufruiscono di prestazioni h 24: dalle ore 8 alle 20 è attiva la guardia turistica e nelle 12 ore successive opera la guardia medica, che nei fine settimana è presente dalle ore 10 di sabato mattina alle 8 di lunedì senza soluzione di continuità, escluso oggi, ovviamente.
Ciò che sta succedendo nel Distretto jonico, ha avuto un precedente a Galatone, con utenti invitati a rivolgersi a Nardò. In ambito Asl, queste problematiche riconducono alla mancanza di un servizio sostitutivo di medici che, per qualsivoglia motivo e più o meno improvvisamente, siano impossibilitati a coprire il turno di lavoro. Di fondo, però, vi è la nota carenza di camici bianchi che si ripercuote sulle prestazioni assistenziali. Ma questo è un altro discorso.