La giornata
Autismo, 270mila famiglie più sole anche per il Covid
Oggi la giornata mondiale della consapevolezza
Sono passati quattordici anni dal 2 Aprile 2007 quando, l’Assemblea delle Nazioni Unite, istituì la «World Autism Awareness Day» ovvero la «Giornata della consapevolezza dell'autismo».
Un tempo durante il quale si accendono i «riflettori di blu» su quell'universo di persone affette da autismo non dimenticando le loro famiglie.
È bene sottolineare che l'autismo rientra nell'ambito di quelle disabilità complesse che vede cinque milioni di persone in Europa con spettro dell'autismo.
Quella odierna essendo iscritta lungo il sentiero della pandemia e del lockdown risulta particolarmente pesante alla luce delle ulteriori difficoltà che pesano sulle 80.000 persone che soffrono di autismo in Italia, le oltre 270.000 quelle con una diagnosi di disturbi dello spettro autistico e, chiaramente le famiglie.
In Italia è stimato che un bambino su 77 di età 7-9 anni presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi pari a 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
A livello europeo balza agli occhi il dato che in Danimarca e Svezia un bambino su 160 è autistico cifra che scende ad 86 in Gran Bretagna. Purtroppo, analizzando i dati in materia, si evince che le persone autistiche sono discriminate in molteplici aspetti della loro quotidianità partendo proprio da istruzione e formazione professionale ricadenti, naturalmente, in ambito occupazionale. Il tasso di occupazione è inferiore al 10% ben al di sotto dei tassi del 47 % per le persone con disabilità e del 72% per le persone senza disabilità.
Quando sono occupati finiscono in quel cono di sottoccupazione essendo impiegati in lavoro precari e/o di breve durata con stipendi molto bassi.
L'Unione europea, per quello che attiene all'impegno del mondo dell'autismo, «integra le politiche nazionali al fine di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche finanziando attraverso finanziamenti specifici la ricerca su nuove cure in materia di medicinali innovativi” ed ha sostenuto con oltre due milioni di euro di finanziamenti un progetto per studiare diagnosi, diffusione, interventi e modalità per migliorare le cure e per i pazienti e ha elargito finanziamenti a favore di una rete multidisciplinare per esaminare le disfunzioni dello sviluppo del cervello nelle prime fasi della vita che conducono all'autismo, e per la formazione dei giovani ricercatori».
Purtroppo, come evidenziato in una interrogazione depositata al Parlamento europeo a marzo del 2020, «le statistiche a livello Europeo a nostra disposizione sono scarse e spesso incomplete, non riuscendo a catturare la gravità della situazione in modo completo» a tal proposito proprio la commissaria alla Sanità Stella Kyriakides ha fatto sapere che «la Commissione ha concordato con gli Stati membri un elenco di indicatori sanitari di base dell'Unione europea» ben visibili sul sito https://ec.europa.eu/health/indicators_data/echi_it
In questa ottica giova consultare il sito http://asdeu.eu/ (Autism Spectrum Disorders in Europe) afferente al programma transeuropeo che coinvolge università, enti di beneficenza e istituzioni esperte per aumentare la comprensione dell'autismo e studiare attentamente «EU4Health» ovvero il più grande programma sanitario dell’UE di tutti i tempi, con 5,1 miliardi di euro a esso destinati nel prossimo quadro finanziario pluriennale in base all’accordo del Parlamento europeo e del Consiglio.
In ultimo ma non per ultimo si clicchi su appandautism.it - App And Autism - il portale di applicazioni per tablet e smartphone dedicate ai bambini con disturbi dello spettro autistico, realizzato dagli psicologi e ingegneri dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lecco) per offrire una consulenza qualificata per identificare gli strumenti tecnologici più adatti alle esigenze di ogni bambino.