Sabato 06 Settembre 2025 | 15:54

Covid Puglia, al via adesioni vaccinazioni per 76enni- 77enni: conferma entro 12 aprile

 
Redazione online

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Puglia, vaccini anti Covid: utilizzato 80% dosi a disposizione. Attese domani 27mila fiale Pfizer, poi quelle Moderna

Non occorre prenotare, basta confermare l’appuntamento già pianificato dalla Regione sulla base della data di nascita

Mercoledì 31 Marzo 2021, 15:56

16:35

BARI - Da oggi, alle 14, sono state aperte le adesioni alla vaccinazione per le persone nate tra il primo gennaio del 1944 e il 31 dicembre del 1945 (77 e 76 anni).

Avranno tempo sino al 12 aprile per dare conferma dell’appuntamento fissato per la loro vaccinazione dal sistema sanitario.

Quindi alla fascia dei 79enni e ai 78enni, si aggiunge oggi anche la fascia dei 77enni e 76enni come previsto dal calendario vaccinale. Non occorre prenotare, basta confermare l’appuntamento già pianificato dalla Regione sulla base della data di nascita e del Comune di residenza. Per aderire occorrono codice fiscale, tessera sanitaria e recapito telefonico per eventuali comunicazioni da parte dell’Asl.

Per dare conferma ci si può collegare al portale «La Puglia ti vaccina», recarsi in farmacia o chiamare il numero verde. 

REGIONE AD ASL: DEFICIT DI COMUNICAZIONE - Potenziare la comunicazione sulla campagna vaccinale anti Covid per superare «l'ingiustificato deficit comunicativo a livello dei singoli territori": è quanto chiede il direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, alle Asl in una circolare trasmessa oggi. «I direttori generali delle Asl - si legge - devono mettere in atto immediatamente ogni forma utile ed efficace per diffondere tutte le informazioni inerenti il piano strategico vaccinale in favore dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nonché delle articolazioni organizzative dell’Asl. Quanto innanzi, in considerazione della numerosità di richieste di informazioni che giungono ai numeri verdi regionale e aziendali nonché mediante i canali social da cui si denota un ingiustificato deficit comunicativo a livello dei singoli territori». Per questo motivo, «i direttori generali e i direttori sanitari, in qualità di coordinatori dei NOA-COVIDVACC, devono attivare tutte le articolazioni preposte e tutti i livelli organizzativi interni per veicolare correttamente le informazioni nei confronti degli operatori sanitari, dei medici e della popolazione assistita».

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