L'emergenza
Vaccini anti Covid in Puglia, la circolare anti-furbetti: «Usare Pfizer soltanto per gli over 80»
Niente somministrazione delle dosi residue «al primo che passa». L'utilizzo dell’Astrazeneca è ripreso ieri soltanto con le forze dell’ordine
BARI - Raccontano che l’ordinanza del generale Francesco Paolo Figliuolo (che consente di somministrare a chiunque le eventuali dosi avanzate) abbia portato molta gente a presentarsi nei centri vaccinali pugliesi, dichiarandosi «il primo che passa» come nelle parole del commissario all’emergenza e chiedendo dunque la somministrazione. Assolutamente legittimo. Ma, forse, procedere così avrebbe creato più polemiche che benefici. E così giovedì sera il capo della task force vaccinale, Michele Conversano, ha emanato una nuova circolare (la diciassettesima): prevede che il vaccino Pfizer possa essere usato «unicamente per la somministrazione in favore delle persone di età superiore agli 80anni (prima e seconda dose) anche in regime domiciliare».
La disposizione regionale è motivata con la «situazione di difficoltà temporanea connessa alle giacenze di magazzino», che servono per portare avanti la campagna per gli «over» (circa 130mila quelli che hanno ottenuto la somministrazione). Ma l’effetto, più o meno, voluto, è anche una stretta ai potenziali furbetti: la dose avanzata a fine giornata è infatti la scusa più gettonata nelle scorse settimane per giustificare somministrazioni senza requisiti.
Ieri pomeriggio in Puglia i centri vaccinali hanno ricominciato ad utilizzare il vaccino AstraZeneca dopo i tre giorni di stop che hanno fatto saltare circa 15mila somministrazioni. «Lo stop momentaneo non ha alterato l’andamento della campagna vaccinale - ha detto l’assessore Pier Luigi Lopalco -. Questa pausa è stata necessaria per chiarire una cosa: tutti i vaccini contro il Covid19 sono ugualmente sicuri e efficaci. La fiducia nella vaccinazione, unica arma che abbiamo a disposizione per tornare a vivere, non è dunque scalfiti». Per quanto alcuni centri hanno provato a salvare gli appuntamenti con le scuole (già programmati da tempo), ieri le Asl hanno consegnato dosi soltanto alle forze dell’ordine. Fose anche per questo non si registrano rinunce significative che potrebbero essere collegate con la scarsa fiducia nel prodotto della AstraZeneca: si vedrà lunedì, quando riprenderanno anche gli appuntamenti con il personale scolastico.
Tuttavia la Puglia resta al terzo posto in Italia per le somministrazioni di vaccini, ma considerando che ai primi due ci sono Bolzano e la Valle d’Aosta. A ieri sera la Puglia ha utiilizzato 486mila delle 581mila dosi consegnate (83,6%). Operatori sanitari e sociosanitari sono arrivati alla soglia delle 200mila somministrazioni, mentre il personale scolastico è fermo a quota 83mila. Nei quattro giorni di stop ad AstraZeneca, le somministrazioni sono state 47mila, dunque una media di circa 12mila al giorno contro le 15-16mila della settimana precedente: si tratta appunto degli over 80, con prime dosi e richiami. Si spiegano così le circa 15mila somministrazioni saltate in questi giorni, che dovrebbero essere riprogrammate subito dopo Pasqua.
Partiranno invece dal 6 aprile le somministrazioni domiciliari agli over 80, ma resta il rebus dei medici di base che hanno avanzato perplessità di tipo organizzativo sulla campagna. D’altro canto, però, le circa 40mila prenotazioni sono considerate eccessive rispetto al totale dei 208mila over 80 pugliesi, di cui il 15% è in assistenza domiciliare e a cui va aggiunto il numero di persone con problemi di deambulazione temporanea. Anche per questo le Asl stanno contattando chi ha prenotato la vaccinazione domiciliare per capire se ne ha effettivamente bisogno e, in caso contrario, per spostare l’appuntamento in un centro vaccinale.
Dalla prossima settimana, intanto, comincia una campagna che riguarda gli uffici della Regione. I dipendenti verranno sottoposti a tamponi di controllo. Per il personale di numerosi assessorati (ad esempio la Protezione civile e la Formazione professionale) era stato già programmato il vaccino con AstraZeneca, somministrato solo in parte prima dello stop.