Mutazione industriale
Energia «verde», la Puglia è un cantiere
Impianti idrogeno green a Brindisi, Taranto e Foggia, campi solari tra gli uliveti di Capitanata
La Puglia «banchina» d’Europa attrae come il miele i big dell’energia «verde». Mentre nel Mar grande di Taranto - di fronte al molo Terminal Container in linea d’aria - proseguono i lavori del primo impianto eolico offshore del Paese a opera di Renexia SpA del Gruppo Toto e con le turbine del colosso cinese MingYang Smart Energy (si veda nostro articolo pubblicato in queste pagine lo scorso 3 febbraio; ndr), la Saipem costruisce tre impianti pugliesi per la produzione di idrogeno «green» e, tra gli uliveti del Foggiano, sbarcano i «campi» solari della teutonica Steag.
A dare la notizia di questo ultimo, nuovissimo, insediamento è il magazine online «Renewables Now», specializzato in «business news» e «market intelligence» per l’industria delle rinnovabili che, a firma Sladjana Djunisic, ora pubblica l’articolo intitolato «Steag costruisce impianti solari da 244 MWp tra gli uliveti italiani». Steag è il quinto produttore di energia elettrica della Germania, dove possiede centrali a carbone e una raffineria e - manco a dirlo, visti gli stretti legami Ankara/Berlino - ha sedi estere in Turchia. In Puglia però opererà attraverso la sua unità Sens (ex Gildemeister Energy Solutions), che ha sede a Würzburg ed è attiva in Italia sin dal 2009 con i propri uffici di Milano e Lecce. La società, che si occupa di sviluppo, costruzione, gestione e, soprattutto, manutenzione di impianti fotovoltaici, «si appresta a costruire - puntualizza Renewables Now - tre impianti solari per un totale di 244 MWp in Puglia». Inoltre sottolineando che «la società ha detto che lavorerà ai progetti per conto di un “investitore rinomato”». Per capire «chi» sia questo misterioso investitore, La Gazzetta del Mezzogiorno ha contatto la Sens ma, al momento, le domande sono cadute nel vuoto. Così come i dettagli dei «campi» solari. Stando a Djunisic, «Sens, attraverso la sua unità italiana, sarà sviluppatore del progetto, appaltatore di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC) e fornitore di servizi di operazioni e manutenzione (O&M)». Pare anche che i lavori di «scavo dei luoghi dovrebbero iniziare a fine 2021».
Emerge anche che questi impianti saranno immersi nelle belle campagne pugliesi, in aree che, s’intuisce, sono ben coltivate: «I progetti - riporta Renewables Now - si trovano in provincia di Foggia, in una zona nota per la coltivazione di mandorle, fichi, pomodori e olive». Quali impatti avranno non è dato sapere. Sens avrebbe detto a RN che «i tre impianti solari saranno completamente integrati negli uliveti locali per ridurre l’evaporazione e il consumo dell’acqua».
In attesa di saperne di più di questi pannelli fotovoltaici «integrati» con gli ulivi, è il mensile internazionale Pv-Magazine a spiegare che gli investimenti di Saipem e Alboran Hydrogen in Albania, Marocco e Puglia hanno messo la marcia alta: fonti della società del gruppo Eni hanno rivelato che, circa la tempistica, «in Puglia, essendoci una propria specifica legislazione sull’idrogeno verde, le procedure saranno accelerate e potranno essere completate entro l’anno». I tre impianti pugliesi - piuttosto in armonia col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - sorgeranno nei territori di Brindisi, Taranto e Foggia, con il coinvolgimento del Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia, le università La Sapienza, del Salento e la Cittadella della Ricerca di Brindisi.
Infine, quanto a Taranto, fonti Renexia hanno detto alla «Gazzetta» che si sta ultimando la parte delle sottostazioni che riceveranno l’energia, una volta che sarà installato il parco eolico offshore e che in Cina è in fase avanzata la costruzione delle turbine.