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L'emergenza
Luca Natile
08 Marzo 2021
Foto Luca Turi
BARI - La variante barese: l’indifferenza e l’incoscienza. Coronavirus di seconda generazione con variante inglese, mala movida e le regole ignorate nei salotti della Bari da bere. È qui la festa? Riecco il popolo degli spritz bevuti per strada, degli happy hour nei giardini e del fine serata in villa da amici. La dolce vita del sabato sera non si ferma nonostante il Coronavirus, a dispetto dei dati contenuti negli ultimi bollettini dei contagi che sembrano non fare paura alla meglio gioventù barese. Troppi gli amanti della mondanità del sabato sera, troppo vicini tra loro e con mascherine molto fashion ma poco protettive e mal calzate. Il Sars-Cov-2 ora parla inglese ed è più pericoloso: aggredisce anche bambini e adolescenti. I «ragazzi del muretto», quelli dello struscio sul lungomare, tra storici teatri e palazzi d’epoca in stile Liberty, nelle strade eleganti del Murat e di Madonnella, non voglio sentire ragione, per loro la pandemia esiste solo sulle pagine dei giornali e in televisione nelle chat su WhatsApp parlano d’altro.
Dell’ordinanza, entrata in vigore sabato e valida fino al prossimo weekend, con la quale il sindaco Antonio Decaro ha vietato l’asporto di cibi e bevande in tutti i bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie della città, hanno solo vagamente sentito parlare. Come in tutte le tribù vale soprattutto il passaparola. L’ordinanza dispone anche che i distributori automatici siano chiusi dalle 18. Ed è vietato consumare sul suolo pubblico. Le varianti stanno dando al Covid19 una marcia in più ma questo non sembra impensierire il giovane popolo della notte che sabato sera è tornato ad assembrarsi. E per questa ragione hanno ripreso ad alzare la voce i membri del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina, in prima linea sui loro balconi, assediati da una dolce vita violenta, ignorante, maleducata e piena di eccessi. L’ultima testimonianza postata sui social media (pulpito per la denuncia di tutti i mali del quartiere) è uno scatto che immortala una delle numerose adunanze degli irriducibili dell’#io - delvirusmenefrego (ancheconlavariante). Troppa promiscuità torna a fare paura «La mala movida continua indisturbata con I suoi consueti assembramenti, senza distanziamento. Nell’Umbertino purtroppo la situazione permane identica, segnalati assembramenti in diverse zone. La mala movida continua imperterrita» si lamenta l’avvocato Mauro Gargano, una delle voci più autorevoli e attente del comitato. Il timore che la situazione possa sfuggire di mano nonostante Bari ufficialmente resta «zona gialla» mette la strizza. Il rispetto delle regole del distanziamento sociale è nuovamente una necessità, una urgenza. La capacità del Sistema sanitario, soprattutto degli ospedali, si è rafforzata e siamo ora più attrezzati per affrontare la terza ondata del Covid ma il numero dei ricoveri sta crescendo.
A chi fosse sfuggito l’ultimo bollettino epidemiologico datato 7 marzo, ricordiamo che in Puglia sono stati registrati 8.497 test per l’infezione da Covid- 19 coronavirus e sono stati rilevati 1.155 casi positivi, cioè il 13,59% dei test: 570 sono stati in provincia di Bari, 229 in provincia di Foggia, 134 in provincia di Taranto, 84 in provincia di Lecce, 74 nella provincia BAT, 57 in provincia di Brindisi. Tre i casi di residenza non nota. Ci sono stati anche 10 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 1 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.622.312 test, 115.894 sono i pazienti guariti e 35.466 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 155.457. Le forze dell’ordine sono al lavoro per arginare i cattivi comportamenti dei baresi. Complessivamente dall’inizio dell’anno e fino allo scorso 28 febbraio, nell’intera area metropolitana di Bari le forze dell’ordine hanno controllato 135.079 persone, 2.044 delle quali sanzionate e 5.139 attività, 63 sanzionate. Per 6 è stata disposta la chiusura. Nei primi tre giorni di marzo i controlli a persone sono stati 7.051 che hanno portato le forze dell’ordine ad elevare 62 sanzioni. Due persone sono state denunciate per inosservanza del divieto di mobilità dalla propria abitazione dove erano confinati in quarantena perché risultate positive al virus. Le attività commerciali controllate sono state 247, solo 2 quelle sanzionate.
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