La ripresa

Covid, presidi Puglia contro rientro a scuola il 7: chiedono incontro in Regione

Redazione online

L'associazione presidi propone rientro in classe del 50% degli studenti

Un incontro «urgentissimo» con il presidente della Regione Michele Emiliano, e gli assessori alla Sanità, Trasporti e istruzione, è stato chiesto dall’Anp Puglia (Associazione dei presidi) in vista della conclusione delle attività dei vari tavoli di «coordinamento» istituiti dall’ultimo DPCM presso le prefetture per regolare la ripresa delle attività nelle scuole superiori.

«Non nascondiamo la nostra delusione - afferma il presidente, Roberto Romito - per la sostanza di gran parte delle decisioni assunte dai partecipanti ai tavoli fra i quali, non figuravano le scuole, sebbene esse siano a tutti gli effetti pubbliche amministrazioni dotate di autonomia funzionale e organizzativa». Romito parla di «delusione e forte preoccupazione» per il fatto che i tavoli in prefettura hanno «preso atto della sostanziale rigidità dell’offerta (dei trasporti, ndr) e, quindi, hanno scaricato sulle scuole l’onere esclusivo di modificare la propria domanda attraverso la diversificazione in due turni degli orari di ingresso e di uscita, che è stata loro imposta dalle varie deliberazioni prefettizie». "Pertanto - prosegue - si ripete lo schema perverso che da mesi stiamo denunciando: i trasporti (e la sanità, e l’edilizia scolastica) non si adeguano né si potenziano significativamente, o rimandano tali eventi al futuro; le scuole, invece, oggi come ieri e come domani, si devono adeguare, con lo stravolgimento totale del loro assetto organizzativo, faticosamente raggiunto in mesi di lavoro ininterrotto, tra infinite e mutevoli disposizioni, norme e protocolli».

Per l’Anp, «la diversificazione in due turni apre più problemi di quanti non ne risolva». L’associazione propone invece di far rientrare a scuola il 50% degli studenti con un unico turno prolungando però di qualche giorno la didattica a distanza e spostando il rientro al 15 o 18 gennaio per dare il tempo per organizzarsi. «Questo - conclude - abbiamo proposto ai vari 'tavoli' regionali l’ultimo dei quali tenutosi lo scorso 30 dicembre, al quale sono risultati però assenti, con nostro disappunto, proprio i rappresentanti della Regione Puglia».

LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE LEO - L’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, convocherà nei primi giorni della prossima settimana una riunione con l’Ufficio scolastico e i sindacati, alla quale parteciperà anche l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e l’assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia, per fare il punto della situazione in vista del 7 gennaio, data che dovrebbe vedere la riapertura delle scuole in tutta Italia. Le prefetture pugliesi hanno già adottato dei piani operativi seguendo le indicazioni arrivate da Roma e ci si sta preparando al rientro a scaglioni degli studenti, con orari d’ingresso e uscita differenziati. Tra le ipotesi, non è da escludere che la Regione Puglia, considerata anche la situazione epidemiologica che vede un calo molto lento dei contagi, possa decidere di prorogare l’ordinanza che concede ai genitori la possibilità di decidere tra didattica in presenza e a distanza.

UIL: NON CI SONO LE CONDIZIONI PER RIAPERTURA - «Non ci sono le condizioni di sicurezza per tornare a scuola il 7 gennaio e i trasporti non danno garanzie": lo sostiene Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. «Non si può scaglionare l’ingresso - dichiara - e intervenire ripetutamente sulla organizzazione scolastica come se fosse una Lego da montare e smontare all’occorrenza o sul personale scolastico come se fosse la vittima sacrificale che paga il prezzo di carenze strutturali e contingenti». «Per le scuole superiori - continua Verga - manca una regia, quella dell’assessorato regionale ai Trasporti che, nonostante il cambio di guardia, continua sulla stessa linea di scarsa considerazione del sistema scuola e dei loro attori, con notizie frammentate e tanti tavoli inutili, ora anche con le prefetture, senza avere ben chiaro il funzionamento delle scuole». Verga lamenta anche che «al tavolo regionale del 30 dicembre scorso, per una riunione chiesta dai sindacati, non sono state fornite dalla Regione Puglia, unico interlocutore presente l’assessore Sebastiano Leo, notizie rassicuranti per la ripartenza il 7 gennaio in presenza». 

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