Sole 24 Ore

Qualità della vita, vanno male le province pugliesi, ma Bari prima per fondi Ue. Resiste la Basilicata

Redazione online

Bari si posiziona al 72esimo posto, perdendo 5 posizioni, Lecce all’83esimo (-1), Brindisi all’88esimo (-1), Taranto al 96esimo (-4), Barletta Andria Trani al 97esimo (-21 posizioni)

Nella 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori, perdono posizioni cinque delle sei province pugliesi. Bari si posiziona al 72esimo posto, perdendo 5 posizioni, Lecce all’83esimo (-1), Brindisi all’88esimo (-1), Taranto al 96esimo (-4), Barletta Andria Trani al 97esimo (-21 posizioni). Foggia, pur posizionandosi tra i gradini più bassi, al centesimo posto su 107, è l’unica a salire nella classifica rispetto al 2019, guadagnando 5 posizioni.

L'indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori, 25 dei quali documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Con riferimento alla incidenza dei casi Covid sulla popolazione, Lecce è quella con il minor numero di casi relativi, al primo posto in Italia, con il valore di 5,1 ogni mille abitanti. Brindisi è al nono posto con 9,6, Taranto al 15esimo con 10,9, Bat al 27esimo con 15,7, Bari al 29esimo con 16,3, Foggia al 45esimo con 20,1.

C'è un’altra classifica nella quale primeggia una provincia pugliese. Bari è al primo posto per spesa pubblica relativa ai Fondi europei 2014-2020 per l’Agenda digitale. Quando al gap occupazionale uomo-donna, le province pugliesi sono agli ultimi posti.

Taranto e Bat occupano gli ultimi due posti in Italia (106 e 107), con rispettivamente il 29,4% e il 30,1% di differenza tra tasso di occupazione maschile e femminile. Nella parte bassa della classifica anche tutte le altre: Brindisi all’81esimo posto, Lecce al 98esimo, Bari al centesimo e Foggia al 103esimo. La provincia Bat risulta ultima anche per pos attivi (22,6 ogni mille abitanti) e per numero di biblioteche (0,9 ogni mille abitanti). E’ però prima, quindi la più virtuosa d’Italia, per truffe e frodi informatiche (97,3 ogni 100 mila abitanti, a fronte delle 641 denunce di Trieste, che è ultima). Foggia e Bat sono anche le province italiane con il minor consumo di farmaci per la depressione, posizionandosi ai primi due posti della relativa classifica.

LA SITUAZIONE IN BASILICATA -  Potenza al 71/o posto, Matera al 74/o, entrambe in crescita di quattro punti: è la posizione che occupano i due capoluoghi della Basilicata nella classifica finale dell’indagine sulla qualità della vita nelle province, pubblicata oggi dal quotidiano «Il Sole 24 Ore». I primi tre posti della classifica finale sono occupati da Bologna, Bolzano e Trento; gli ultimi tre da Siracusa, Caltanissetta e, in fondo, Crotone.

La graduatoria finale sintetizza i punteggi raccolti dalle province nelle sei aree tematiche della ricerca, con 90 indicatori, 25 dei quali «misurano l’impatto del virus su economia e società».
Le sei aree tematiche della ricerca - che viene pubblicata dal 1990 ed è giunta alla 31/a edizione - sono: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

Nei 25 indicatori correlati all’emergenza sanitaria, Matera compare in quello sulla variazione del numero delle palestre fra gennaio 2020 e settembre 2020, facendo segnare un valore nettamente negativo (16,6 per cento).

Un primo esame delle classifiche per settore sembra suggerire una presenza meno marcata delle due province lucane. Per quanto riguarda «ricchezza e consumi», Potenza occupa il 92/o posto, Matera il 102/o, ma entrambe le posizioni sono in discesa rispetto all’anno precedente. Negli «affari e lavoro», Potenza e Matera sono in crescita: il capoluogo di regione è al 67/o posto, la città dei Sassi al 79/o. Si fa notare Potenza che, nella percentuale di «imprese straniere» registrate, è all’ultimo posto.

Nel settore «demografia e salute», Matera è nona, Potenza 22/a, entrambe in tendenza positiva. In particolare, Matera e Potenza occupano i primi due posti nella classifica per il consumo minore di «calmanti e sonniferi». Per quanto riguarda «ambiente e servizi», Potenza è 39/a, Matera 51/a, ma il capoluogo di regione ha una tendenza negativa. Resta elevato il tasso di motorizzazione del capoluogo di regione (104/o posto della classifica), mentre fa molto meglio nell’"indice di rischio climatico» (terza dopo Belluno e Verbano-Cusio-Ossola) e nella spesa dei «fondi europei 2014-2020 per l’agenda digitale» (seconda dopo Bari). Potenza è prima anche per i «fondi europei 2014-2020 per l’ambiente e la prevenzione», mentre Matera è quarta.

Nel campo della «giustizia e sicurezza», Potenza è al 43/o posto (in crescita), mentre Matera è al 75/o, in calo. Potenza fa benissimo nell’indice di criminalità e nel totale dei delitti denunciati (terza), nei furti (seconda), nei furti in abitazione (quinta) e nei furti negli esercizi commerciali (prima) mentre peggiora nettamente negli incendi (103/o posto), nella durata media delle cause civili (penultima) e nella «quota cause pendenti ultratriennali» (di nuovo penultima).

Per quanto riguarda, infine, «cultura e tempo libero», Matera ottiene il 41/o posto, in crescita, mentre Potenza si arresta al 65/o, anche se con tendenza positiva. Matera ottiene tre ottimi piazzamenti nei «fondi europei 2014-2020 per l’attrazione culturale» (prima), nella «sportività 2020-effetto covid 19" (prima) e negli «eventi sportivi», in riferimento all’"impatto sulla programmazione nazionale ed internazionale» (seconda), ma fa male nelle «librerie» (103/o posto). Potenza è al 104/o posto nella categoria «ristoranti». 

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