BARI - La giunta Emiliano avvicina il voto sulla piattaforma Rousseau approvando, nella riunione di ieri, uno dei punti cardine dell’accordo tra centrosinistra e 5s, il protocollo per avviare l’introduzione del reddito energetico regionale. Non a caso i consiglieri pro intesa con i dem - Rosa Barone, Grazia Di Bari, Marco Galante e Cristian Casili - esultano per il risultato raggiunto e sperano che questo provvedimento (dopo lo stanziamento dei fondi per le famiglie con disabilità) possa contribuire a convincere i tanti dissidenti pentastellati che non gradiscono il «matrimonio» con i dem e il governatore.
Cosa ha approvato la giunta? Un protocollo tra Regione Puglia e Gse (Gestore Servizi energetici) con l’obiettivo di avviare il reddito energetico regionale. L’iniziativa del governo è spiegata dall’assessore all’Energia Alessandro Delli Noci: «Si tratta di un primo e importante passo verso l’istituzione del reddito energetico regionale, finalizzato a sostenere quella parte di cittadini che vive in una condizione di vulnerabilità, quella fascia di popolazione che oggi - a causa dell’emergenza sanitaria e della crisi economica in atto - è in aumento». Poi aggiunge sottolineando la matrice green dell’alleanza emilianista: «Sostenere le spese in bolletta delle famiglie più bisognose e promuovere lìenergia rinnovabile sono i due obiettivi che intendiamo perseguire». La Regione punta a aumentare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili: l’intesa con gse durerà tre anni e consentirà l’erogazione di sostegni all’istallazione di impianti di produzione da fonte rinnovabile a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali, riducendo così le spese energetiche per le famiglie meno abbienti.
«Il protocollo d’intesa approvato in giunta tra Regione e Gse, in seguito all’approvazione del nostro cronoprogramma sottoposto al Governo regionale, rappresenta l’ultimo tassello per dare concreta applicazione alla legge a prima firma dell’ex consigliere regionale Antonio Trevisi, con cui è stato istituito il reddito energetico regionale»: la Barone e i tre colleghi 5s governisti sottolineano come Emiliano abbiamo in tempi stretti raccolto il loro invito a dare concretezza alla legge promossa nella passata legislatura dall’ex consigliere grillino. «Grazie al protocollo - insistono - sarà possibile procedere all’emanazione del regolamento attuativo, pronto da mesi, per rendere operativa la misura per cui sono stati già stanziati 6 milioni di euro».
Il messaggio politico guarda all’interno del Movimento: «Quello che ci interessa è dare risposte ai cittadini, per questo il nostro dialogo con la maggioranza è basato su punti concreti che devono essere immediatamente realizzati». Basterà per vincere le resistenze all’intesa con Emiliano della senatrice Barbara Lezzi, della collega consigliera regionale Antonella Laricchia e di una parte della base di iscritti pugliesi? La risposta arriverà solo quando il capo politico Vito Crimi - con tutta probabilità dopo il voto sul Mes - aprirà la consultazione online sulla Puglia.