Il caso
Covid 19 e scuola in Puglia, verso proroga ordinanza su didattica a distanza. Cisl: «Tamponi in aula»
Il commento della Uil dopo l'incontro con Emiliano: azzardato rientrare in classe
BARI - La Regione Puglia si starebbe orientando verso la proroga dell’ordinanza, in scadenza giovedì 3 dicembre, che permette di scegliere per i propri figli tra didattica in classe o a distanza. E’ quanto emerso durante l'incontro che si è svolto oggi tra sindacati, Ufficio scolastico regionale, e Regione Puglia rappresentata dal presidente Michele Emiliano e dagli assessori alla Sanità, Pierluigi Lopalco; e al Diritto allo studio, Sebastiano Leo.
«Ora che i contagi, stando ai numeri forniti dall’assessorato alla Salute, hanno raggiunto il picco, abbiamo ribadito la necessità, per il bene di studenti e personale scolastico, di chiudere le scuole e di ricorrere alla didattica a distanza se la Regione Puglia davvero ritiene che gli istituti del territorio non siano luoghi sicuri», dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia.
L’assessore Lopalco - fa sapere la Uil - ha comunicato che, ad oggi, sono 500 gli alunni e 450, tra personale Ata e docenti, le persone contagiate dal Covid-19. A questi si aggiungono 4000 alunni e 1100 lavoratori della scuola in quarantena. «Stando così le cose - continua Verga - alle condizioni attuali ci pare sinceramente azzardato dare il via libera a un rientro a scuola a dicembre e perfino a gennaio. I presidi sanitari per ogni istituto richiesti dalla Uil Scuola, indispensabili per contrastare con efficacia i contagi, sono rimasti lettera morta, così come il sistema dei trasporti ancora non ci convince».
IL COMMENTO DELLA CISL - «Al termine dell’incontro tra Regione Puglia, Ufficio scolastico regionale e sindacati della scuola di Puglia, il presidente Michele Emiliano ha affermato di aver ascoltato le nostre richieste, ma l’impressione è che la prossima ordinanza non sarà molto diversa da quella attualmente vigente». Lo affermano i segretari generali Cisl Puglia e Cisl Scuola Puglia, Antonio Castellucci e Roberto Calienno, secondo i quali «tra le note positive c'è l’impegno assunto dallo stesso presidente di creare nuclei di sanità scolastica (dotazione di medici ed infermieri in grado di effettuare tamponi veloci) con l'obiettivo di superare il gap comunicativo registrato tra scuole e uffici di prevenzione».
«Invece - proseguono i sindacalisti - sicuramente inopportuno il riferimento del governatore ad una scuola in grado di accogliere i figli di coloro i quali devono necessariamente andare al lavoro: insomma torna tra le righe il principio inaccettabile di scuola parcheggio».
La Cisl Scuola Puglia ha poi esposto «i disagi generati dall’Ordinanza regionale 413», tra i quali «un concreto problema nella fruizione delle lezioni a distanza a causa delle concomitanti trasmissioni a distanza (tantissime le classi, specie del primo ciclo, con alunni in presenza e altri a distanza)».
Per questo Cisl Puglia e Cisl Scuola Puglia, che ritengono "le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Lopalco estremamente preoccupanti dal punto di vista epidemiologico, hanno chiesto il ricorso esclusivo alla didattica a distanza per tutto il mese di dicembre, utilizzando questo periodo per risolvere definitivamente il problema dei trasporti».