L'appello

Dalla Puglia una lettera a Mattarella: «Noi delle Rsa abbandonati»

Redazione online

L'associazione Welfare a Levante: servono norme e dpi

BARI -  In una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’associazione «Welfare a Levante» dei gestori di Residenze sanitarie assistite, lancia un«grido disperato che segue i gravissimi episodi già avvenuti e che dobbiamo a qualsiasi costo fermare. Ci riferiamo al dramma che vivono le Rsa, in Puglia e in Italia».
Il presidente dell’associazione, Antonio Perruggini, chiede a Mattarella che «esorti il Governo ad adottare ogni sostegno in favore delle strutture bisognevoli di sostegno finanziario e considerazione istituzionale». «Il lavoro costante, encomiabile, a volte eroico da parte delle Rsa - si legge nella lettera - viene all’improvviso umiliato dall’assenza di una visione verso il sistema di assistenza territoriale che invece, molto sommariamente e in modo pilatesco, preferisce liquidare il dramma devastante delle morti in Rsa come una sorta di “fenomeno” che noi, come se avessimo una bacchetta magica, avremmo potuto contenere trasformando i luoghi di assistenza tradizionale seppur all’avanguardia, in reparti di malattie infettive». «Le Rsa - continua - non solo necessitano di tamponi, dpi e ristori finanziari per i gravissimi costi sostenuti, ma anche di orientamento normativo in tema di organizzazione, tecnologie e aspetti strutturali, affinché il sistema sia univoco da Caltanissetta a Trento». L’associazione parla di «situazione drammatica ove le nostre realtà che sono realtà di gioia, professionalità, aggregazione, spirito di sacrificio e amore verso le persone disabili o anziane in condizioni di non autosufficienza, all’improvviso vengono mortificate da una sorta di abbandono».

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