Il nostro dramma
«Gazzetta», oggi l'ora della verità: finisce l'era della Edisud S.p.a.
Chiusa la gara: l'obiettivo per il nostro giornale è di restare in edicola
È scaduto a mezzogiorno di ieri il termine fissato dalla curatela del fallimento Edisud, società editrice di questo giornale, per la presentazione delle offerte per il fitto del ramo di impresa che dovrebbe consentire la prosecuzione dell’attività della «Gazzetta». Oggi a mezzogiorno, in Tribunale a Bari, i curatori Michele Castellano e Gabriele Zito procederanno all’apertura delle buste e all’eventuale aggiudicazione.
Si tratta di un passaggio estremamente importante per il futuro della «Gazzetta». Domani si conclude infatti l’esercizio provvisorio che il giudice delegato Raffaella Simone ha concesso il 15 giugno, al momento della dichiarazione di fallimento della Edisud, proprio per consentire che il giornale rimanesse in edicola: far uscire la «Gazzetta» - ha scritto il giudice, accogliendo la richiesta della Procura di Bari che aveva avanzato l’istanza di fallimento – serve ad evitare un «danno grave per i dipendenti e la comunità che usufruisce dei servizi editoriali».
Martedì le rappresentanze sindacali dei giornalisti (Fnsi, Assostampa di Puglia e Basilicata, comitato di redazione) e dei lavoratori poligrafici (Cgil, Cisl, Uil e Rsu) hanno firmato un verbale di accordo con la società Ledi srl, che fa capo alla Finlad srl degli imprenditori baresi Vito e Sebastiano Ladisa. Il verbale di accordo (in relazione agli obblighi di mantenimento degli attuali livelli occupazionali) è una delle condizioni previste dal bando dei curatori fallimentari per la presentazione di un’offerta.