Un esposto molto dettagliato ha messo in fila una serie di presunte irregolarità nella gestione di consulenze e incarichi professionali. E per questo l’Ispettorato della Funzione pubblica ha aperto un’istruttoria sull’Ager, l’Agenzia dei rifiuti della Puglia: il direttore generale, Gianfranco Grandaliano, dovrà fornire entro 15 giorni «chiarimenti» al Dipartimento di Palazzo Chigi.
La lettera indirizzata alla Regione e firmata dal viceprefetto Luciana Coretto parla della «possibile non conformità di numerosi incarichi per collaborazioni esterne» attribuiti dall’Ager. L’elenco è lungo e passa attraverso i due ex sub-commissari, ma riguarda anche la consulente del lavoro (incaricata di redigere le buste paga) e otto contratti a progetto utilizzati per reclutare il personale che si occupa dell’attività amministrativa «in violazione del piano assunzionale». Secondo la lettera del Dipartimento, ci sarebbero poi incarichi legali che «si ripetono più volte nel corso dell’anno o negli anni» agli stessi nominativi.
Tuttavia l’Ager garantisce che non ci sono irregolarità. «Forniremo tutti i chiarimenti necessari, convinti della assoluta legittimità del nostro operato» dice Grandaliano che sta preparando una lunga memoria. «Tutto nasce dalla genesi di questa Agenzia che nel 2017, quando io sono stato nominato commissario, è nata senza personale e si è dovuta organizzare per svolgere le funzioni assegnate dalla legge.
I concorsi pubblici a tempo determinato, già banditi, sono stati sospesi per via dell’emergenza covid. Le consulenze affidate in questi anni sono tutte regolarmente pubblicate e già l’Anac ha avuto modo di occuparsene senza che sia emerso alcun rilievo. Ricordiamoci che siamo di fronte a una semplice richiesta di informazioni da parte del Dipartimento, a cui risponderemo in maniera esaustiva e nel più breve tempo possibile».[m.s.]